Versione Revisionata.

Elizabeth borbottò parole sconnesse mentre bloccava lo schermo del suo cellulare. Josephine, la sua migliore amica, alzò lo sguardo dalla sua tazza di caffèlatte e le domandò cos'avesse, inclinando il capo di lato e facendo ricadere su una spalla i capelli castani ramati.

«Niente», bofonchiò lei annoiata, girando e rigirando il cucchiaino nel suo cappuccino mentre nella sua mente continuava a domandarsi chi potesse essere l'anonimo che le scriveva.

Natalie, l'altra sua migliore amica, ridacchiò mentre mordicchiava la cannuccia del suo frappé alla fragola, «Era il tuo ammiratore segreto?», chiese, alzando entrambe le sopraciglia bionde e ammiccando nella direzione di Elizabeth.

Elizabeth la fulminò con lo sguardo poi si passò una mano tra la chioma corvina, «Ma quale ammiratore segreto! Quello è uno stalker rompicoglioni!», sbraitò, facendo sghignazzare le sue due migliori amiche che le schiaffarono due sberle su entrambe le braccia. La corvina strillò, maledicendo le sue due amiche che ridacchiarono compiaciute.

Da quando aveva raccontato alle sue amiche di quel inquietante ragazzo che le scriveva, non facevano altro che sghignazzare e prenderla in giro. Elizabeth si era domandata persino se fossero in realtà loro due a scriverle quei messaggi per farle uno scherzo, ma le sue amiche le avevano assicurato che non era così, mostrandole più e più volte i loro cellulare e le varie conversazioni che avevano su whatsapp.

«Ehi! Guardate lì!» strillò Natalie indicando un punto indefinito dall'altra parte della strada, «Quella non è l'ultima fidanzata di Cameron "Sono figo solo io" Powell?», domandò stridulamente e fingendosi sconvolta.

Le due ragazze si girarono in contemporanea verso la parte indicata da Natalie e con lo sguardo andarono a squadrare una biondona dal vestito striminzito che si aggrappava, quasi selvaggiamente, ad un giocatore di football della loro scuola.

Elizabeth roteò gli occhi schifata, «Volevi dire "l'ultima scopata" di Cameron Powell. Quello non sa nemmeno cosa voglia dire la parola fidanzata. E' un tale puttaniere!», replicò schernosamente.

«Però una volta ti piaceva e anche tanto!», la punzecchiarono scherzosamente le sue migliori amiche.

Elizabeth quasi si strozzò con il suo cappuccino, tossicchiando più e più volte mentre Josephine le tirava delle leggere pacche sulla schiena. Quando ritornò a respirare normalmente, si leccò le labbra macchiate di schiuma poi assottigliò gli occhi, squadrando in malo modo le sue amiche.

«Finitale di parlare! Strafogatevi di cibo e tacete!», sbraitò innervosita. Le due ridacchiarono, tornando poi a gustarsi la loro colazione.

All'improvviso il cellulare di Elizabeth vibrò e la ragazza temette che potesse trattarsi dell'anonimo, ma quando lo sbloccò, vide che in realtà era un messaggio di sua sorella quindi si lasciò scappare un sospiro di sollievo.

«Ragazze devo andare, la mia problematica famiglia in fase pre-matrimonio ha bisogno di me», esclamò snervata la corvina, alzando poi gli occhi al cielo.

Elizabeth sorrise alle sue due migliori amiche poi dopo essersi alzata da quella poltrona comodissima, si diresse verso la sua auto.

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Lenny 👣:
Vieni immediatamente a casa!
Abbiamo bisogno di te!
08:33 ✔️✔️

Lizzy 🎀:
Arrivo, rompicoglioni!
08:34 ✔️✔️