Richard, una volta salito in macchina con Theresa, la obbligò a riposare per qualche altra ora. Non voleva che stesse male o meglio troppo male, durante la giornata.

Christian si era presentato a casa sua con Josephine ancora mezza addormentata che se ne stava aggrappata a lui. Richard aveva sorriso e ringraziato suo fratello poi lui e Tessa erano usciti di casa e avevano salutato la coppia che si sarebbe presa cura della piccola Ophelia.

Il ragazzo lanciò un'occhiata veloce alla sua ragazza e quando la vide russare teneramente contro al finestrino, sorrise, grato di averla al suo fianco.

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Una volta pagati i biglietti, il gruppo di ragazzi entrò nel parco giochi. Nate incominciò a strillare, correndo come un pazzo per avvicinarsi il più in fretta possibile alla giostra dei cavalli. A seguirlo, fu subito Jennifer che gli saltò sulle spalle, strillando «al galoppo», cosa che fece ridacchiare sia Vernon che Kimberly, i quali seguirono la loro rispettiva metà sino alla giostra.

Tessa emise un dolce risolino mentre Richard le andò ad avvolgere un braccio intorno alle spalle per poi avvicinarla al suo fianco, «Tutto bene?» le chiese ad un soffio dall'orecchio, cosa che le fece venire i brividi in tutto il corpo.

Lei annuì, strusciando una guancia contro al suo petto, «Tutto bene... Per ora.» farfugliò a bassa voce l'ultima parte, evitando così che Richard la sentisse.

«Voi due muovetevi!» strillò Nate, sventolando una mano per aria mentre se ne stava seduto sopra ad un cavallo di plastica e ferro e Vernon provava a salire su quello a fianco.

«Noi passiamo.» ribatté Richard sedendosi su una panchina davanti alla giostra, in compagnia di Tessa che annuì solamente, «Noi vi guardiamo solamente».

«Cosa?» strillò insoddisfatto Nate, appoggiando il viso contro la criniera di plastica del cavallo.

«Non penso che Tessa voglia vomitare alla prima giostra, soprattutto perché questa gira intondo.» replicò con ovvietà Richard, aggiustandosi gli occhiali da sole sul naso.

Vernon ridacchiò. «Giusto, ha ragione Ricky. Be', sarà per la prossima giosta, vero Tessa?»

«Certamente, Vee.» rispose Tessa, mostrandogli in sorriso per poi accomodarsi sopra alle gambe di Richard che le avvolse all'istante una mano intorno al ventre piatto.

«Ahh, si sta muovendo!» esclamò Jennifer con un pizzico di sorpresa e di efuoria nella voce, aggrappandosi con una mano ad un braccio di Kimberly che era già seduta sopra ad un cavallo bianco.

«Divertitevi.» esclamò felicemente Tessa, sventolando una mano per aria per poi appoggiare il capo sul petto di Richard e chiudere momentaneamente gli occhi, poiché le stava venendo il mal di testa.

Il moro le accarezzò una guancia calda poi le diede un leggero pizzicotto su di essa, «Ti sta tornando il mal di testa, vero?» domandò con preoccupazione.

Tessa abbozzò un sorriso nervoso, «Già, ma non mi farò rovinare la giornata da un dannato mal di testa quindi donami la tua forza, amore.» biascicò lei, spingendo il viso contro la mano – tenuta a conca – del suo ragazzo.

«Tutto quello che desideri, piccola mia.»