Schiocchi bagnati e sospiri pesanti stavano riempiendo la cabina di calore e eccitazione mentre le due ragazze continuavano a riempirsi di baci il viso — o meglio se lo stavano mangiando a vicenda.

Kimberly ansimò nella bocca gonfia di Jennifer che sogghignò soddisfatta per poi morderle con forza il labbro inferiore, facendola gemere dal piacere.

«Dio, se ti amo.» boccheggiò la bionda mentre affondava le dita nei capelli castano scuro della sua ragazza per poi tirarne alcune ciocche che la lasciarono senza fiato.

«Anche io.» replicò Jennifer dopo aver ripreso fiato per poi appoggiare il capo contro il sedile alle loro spalle. Kimberly la imitò, appoggiando però la testa sulla spalla della sua ragazza che prese ad accarezzarle i boccoli d'oro.

«Mi dispiace per come mi sono comportata con la questione del bar. Mi sono fatta prendere dalla rabbia.» farfugliò la mora, con un velo di tristezza nella voce. Sapeva di aver fatto una cazzata e che dopodomani avrebbe avuto l'udienza. Udienza che avrebbe deciso se fosse andata in carcere o no. Sherry le aveva assicurato che non avrebbe fatto nemmeno un giorno di carcere, ma era comunque terrorizzata all'idea di presenziare all'udienza.

«Andrà tutto bene, vedrai. Dopodomani all'udienza io ci sarò, sarò al tuo fianco e ci saranno anche le cameriere che sono state molestate da quel pezzo di merda. Sherry non ti ha detto che parleranno a tuo favore, no? Quindi stai tranquilla e per adesso non pensiamoci.» replicò in un mormorio sottile, intrecciando poi le sue dita con quelle della sua ragazza che emise un lungo sospiro, prima di ringraziarla e baciarle affettuosamente una guancia.

«Sei la migliore, Kimberly McLean.»

«Solo per te, amore mio.»