Fu decisamente una strana sensazione, quella di svegliarmi.

Quegli attimi in quella bellissima spiaggia nera sembravano essere durati un'infinità di tempo.

Mugolando mi rialzai, pestando coi miei scarponcini neri i frammenti di vetro sul pavimento

Mi sentivo molto più forte, molto più viva di prima, qualcosa in me era cambiato.

-JARVIS abbiamo una tuta di riserva della Signorina Romanoff in sede per caso?- domandai camminando velocemente verso i piani superiori

-Signorina Rayman sono l'assistente operativa TF115, vorrei informarla che il padrone di casa, il Signor Stark ha modificato una vecchia tuta della vedova nera in laboratorio.-

-E questa adesso dove si trova?-

-Nella camera della Signorina Natasha, Signorina Rayman.-

-Perfetto grazie TF116.-

-E' TF115 Miss.-

-Fa lo stesso.-

Mi affrettai ad arrivare alla camera di Natasha, che si trovava proprio negli ultimi piani della sede.

Ha sempre parlato di quanto amasse i luoghi alti, ma ovviamente è anche una buona scusa per stare vicino al suo caro amico Clint, che di certo non si sceglieva una camera piano terra.

Arrivai al penultimo piano ed entrai nella stanza della Romanoff.

Mi aspettavo un minimo di personalizzazione, ma nulla. Non importava. Non in quel momento. Rovistai ovunque ma della tuta neanche l'ombra, cercai dentro gli armadi, nei cassetti, perfino nel cestello della biancheria sporca in bagno, insomma in ogni posto!

-TF potresti scansionare la stanza e dirmi dove si trova sta tuta per cortesia?- domandai con un minimo di prepotenza in voce

-Le suggerisco di dare un'occhiata nella parte anteriore del letto, Miss Rayman.-

-Ma certo il contenitore del letto!-

Sollevai il pesante materasso e vi trovai diverse armi da fuoco e la tuta che cercavo.

-Eccola!- Sorrisi prendendola e mettendomela più velocemente possibile

Evitai di guardarmi allo specchio, attraversai direttamente la camera prendendo una Calibro45 e una strana arma da fuoco al Lantanio, non so cosa ci facesse li.

-Signorina Rayman, sono felice di avvisarla che l'arma B0234GHF che ha nella mano destra, ha una base di Lantanio, ovvero il 40% dei suoi poteri. Se scenderà in laboratorio troverà delle apposite fiale per poter sparare.-

-Grazie TF.-

Scesi sotto e presi 3 fiale soltanto, non contavo chissà quale guerra, non sapevo cosa mi aspettava.

Uscii velocemente dall'edificio e tramite una scansione veloce di TF riuscii a localizzare i ragazzi.

-Signorina i suoi amici supereroi si trovano al polo nord, vuole che prepari un Jet Retropropulsore per li?-

-Preparalo TF, si fa una bella gita sulla neve.-

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L'ambiente era freddo e per  niente accogliente, appena scesi dalla navicella contai di sentire un freddo assurdo e invece nulla, la tuta era termica.

Dei ragazzi però neanche l'ombra.. almeno a primo impatto.

Dopo qualche secondo dopo essere scesa sentii degli spari provenire dalla montagna dietro il quale ero arrivata, decisi quindi di controllare ma con descrizione.

Quello che vidi però, non fu piacevole.

Captain America combatteva contro una specie di Robot gigante, le stesse priorità di Iron Man.

La vedova Nera combatteva contro una sua simile.

Iron Man contro la fotocopia in armatura di Captain America

Clint contro un altro occhio di falco

Era apocalittico.

Avevano creato come dei sosia in combattimento della squadra, difficilissimi da distruggere naturalmente. Ma non impossibile.

I miei occhi si riempirono di rabbia quando notai Bucky..

Combatteva contro di me, quella ero io.

Sapeva tutte le mie mosse e inoltre anche in viso eravamo identiche, sicuramente un'atroce idea dello s.h.i.e.l.d.

-Ei tu!- gli urlai contro attirando, ovviamente, l'attenzione di tutti.

-Connie?- sussurrò Steve

-Perchè non te la prendi con una della tua taglia?- gli domandai infuriata tenendo la pistola ben salda il mano.

-Pensi di farmi paura con quella? Connie Rayman non ha mai sparato!-

-Beh tesoro le persone cambiano.-

-Aspettavo da tanto questo giorno, fatti avanti!- mi urlò contro iniziando a correre verso la mia direzione

Tipico di me, troppo scontato, tanto da cambiare tattica all'ultimo minuto. Mi scansai di colpo evitando che lei mi colpisse, non appena mi girai feci pressione sul grilletto ma il colpo non partì, così dovetti nascondermi per qualche secondo per riprendere la mira.

Non appena poggiai le spalle su un cumulo di neve, guardai la pistola ricaricando tutti e 12 i colpi, non ebbi però il tempo di braccare la mia preda poiché lei aveva già braccato me.

Spuntò dalla parte superiore del cumulo innevato attaccandomi, l'unica cosa che riuscì a sentire dello scontro, fu un assordante e secco, colpo di pistola.