Epilogue
Oggetto: come quando eravamo bambini...
Caro Lucas,
sto scrivendo questa bozza finché tu dormi sulla poltrona di fianco al mio letto d'ospedale. Ho passato quasi un ora a fissarti, domandomi come fosse possibile tutto questo. Se guardo indietro nella mia vita, ho la certezza di averti sempre amato, anche quella volta che mi hai fatto finire con la bici contro all'albero. Ti guardavo sempre con i miei occhi ingenui e pieni di ammirazione, arrivavo quasi a consumarti tanto ti fissavo quando eravamo in classe o quando dormivi a casa mia per obbligo di tua madre.
Amavo come muovevi le labbra quando stavi sognando qualcosa e amavo quando dicevi di aver passato la notte sveglio di guardia quando sapevo benissimo che in realtà avevi dormito come un ghiro.
Non riuscivo a capire davvero i miei sentimenti allora, ma provavo ugualmente una fortissima attrazione verso di te e tutto ciò che ti riguardava, tanto che a volte- quando ero nella tua stanza- mi perdevo ad osservare ogni minimo particolare.
E poi, quando abbiamo creato questa email per gioco, mi sono sentita finalmente importante per te. Eravamo sempre stati migliori amici, ma in quel momento era come se tu mi stessi dimostrando che contavo di più per te.
Era una cosa solo nostra, doveva essere solo uno scherzo nato per scambiarci messaggi in codice salvandoli solo nelle bozze, ma non mi sarei mai aspettata, dopo anni, di riaccedervi e, soprattutto, non avrei mai immaginato di tornare ad usarla come all'inizio.
Quando ho salvato il primo messaggio, quasi nove mesi fa, non avrei mai creduto che tu avresti risposto, a dire il vero era diventata solo un'abitudine per sentirmi meno sola.
Ma quando ho visto la tua prima risposta, credo di essermi resa conto di nuovo dei sentimenti che provavo per te, di quelli che avevo sempre sentito e nascosto dentro me stessa.
Volevi scusarti con me, dopo tutto il dolore che mi avevi fatto passare, dopo essere stato assente per sei anni in modo ingiustificato. Non volevo perdonarti, ma se tu avessi detto anche una singola parola lo avrei fatto ad occhi chiusi, cosa che più o meno è successa.
Il bacio che mi hai dato quella sera... credo di averlo sognato migliaia di volte bella mia vita e in quel momento mi sono sentita così tanto su di giri che ho reagito nella maniera opposta che mi sarei aspettata.
Ero arrabbiata, te lo giuro, non riuscivo a capire il perché tu avessi deciso di fare una cosa del genere dal nulla, senza alcun vero preavviso.
Ma poi, quando mi sei venuto a trovare in ospedale, credo di aver capito il perché di quel gesto impulsivo.
E adesso, seduta in un letto di ospedale con la culla di mio figlio vicina, mi chiedo come ho fatto ad essere così stupida da non capire subito ciò che provavi per me.
E mi chiedo anche come ho fatto ad essere così fifona da non dirtelo prima di partire anni fa... Ti amo Lucas, così tanto che nemmeno io riesco a concepirlo. E adesso abbiamo anche una nuova gioia nella nostra vita... nostro figlio.
Non so perché tu ti sia preso la responsabilità di un bambino che non è stato concepito da te, ma ti devo dire grazie, perché senza di te non avrei avuto la mia famiglia.
Chi lo avrebbe mai detto che questo gioco ci avrebbe portato ad amarci, che queste piccole bozze ci avrebbero fatti riavvicinare.
Quindi che altro dire.. ti amo.
Con affetto, Cheryl.
Salvato nelle bozze
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