Aprii gli occhi non appena sentii scorrere la porta della mia stanza d'ospedale. Non ero più riuscita ad addormentarmi, ma mi ero ugualmente obbligata a chiudere gli occhi finché aspettavo.

"Cher, stai bene?" Sentii le sue braccia intorno al mio corpo ancor prima di riuscire a vederlo e ne rimasi un attimo scossa.

"Come hai fatto ad entrare? L'orario di visita inizia alle sette e adesso sono le cinque."

"Sono Lucas Finnegan, lo sai anche tu che riesco a trovare una soluzione a tutto." Scossi debolmente la testa e poi la appoggiai sulla spalla del ragazzo seduto sul mio letto. "Perché sei qui?" Domandò sussurrando, appoggiando la mano sulla mia schiena scoperta dal camice dell'ospedale. Dubitai che si fosse reso conto che indossavo solo quello prima di toccare la mia pelle, ma non sembrò farci molto caso.

"Ho avuto delle perdite di sangue e mi hanno obbligato a rimanere qua qualche giorno per controllare la situazione. So già che non ho niente, noi siamo forti." Mormorai, sfiorandomi la pancia aderente al camice. "Come mai sei qui? Non eri in tour?"

"Siamo in pausa, riprendiamo tra qualche giorno." Quando toccò con le dita callose la mia colonna vertebrale, sentii un brivido scivolarmi su tutto il corpo e non mi preoccupai nemmeno di nasconderlo. "Mi sono preoccupato tantissimo in questi giorni."

"Mi dispiace."Sussurrai tristemente, chiudendo gli occhi e lasciandomi invadere dal silenzio che ci circondava. "Grazie di essere venuto da me, grazie di non avermi lasciata sola anche questa volta."