"Basta." Sussurrai con le lacrime agli occhi, gemendo poi per il dolore dell'ennesima contrazione. "Basta."

"Non manca molto, va tutto bene Cher." Baciò le nocche della mia mano e poi la strinse.

"Non va bene, idiota. Non riesci nemmeno ad immaginare quanto male faccia." Sbottai nervosa, stringendo la morsa delle mie dita sulla sua pelle.

"Lo so, scusami."

"E non scusarti perché io sono una stronza." 

Lo sentii trattenere una risata al mio fianco e, se non avessi avuto un tale male, avrei riso con lui.... o gli avrei tirato un pugno dove non batte il sole.

"Sai, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere."

"Nemmeno io." Inspirai profondamente, non badando al capogiro che mi prese la testa.

"Ma sono felice, dopotutto."

Fui sul punto di replicare, quando sentii nuovamente un dolore allucinante pervadermi il corpo. Strinsi forte gli occhi e trattenni il respiro, praticamente stritolando la mano di Lucas tanto la stringevo.

"Contrazione?" Domandò un' infermiera entrando nella stanza, guardando uno di quegli arnesi che segnavano la frequenza di contrazioni.

"Assolutamente si." Borbottò Lucas, non appena mollai la sua mano.

"Scusa." Lo guardai aprire e chiudere la mano più volte, rivolgendomi poi un sorriso dolce quando incrociò il mio sguardo.

"Diamo un'occhiata alla situazione."

Non sentii imbarazzo e non badai nemmeno al fatto che il mio ragazzo stesse cercando di distrarmi facendo una battuta. Ciò che invece sentii furono le poche parole che uscirono dalla bocca della donna e il debole sorriso che poi si formò sulle mie labbra.

"Direi che ci siamo ."