"Lucas, muoviti!" Urlai, appoggiando la mano sul basso ventre e chiudendo forte gli occhi. Non provavo alcun dolore in quel momento, ma sentivo le gambe di gelatina e completamente instabili, come se il terreno sotto di me si stesse sciogliendo e mi stesse portando con se.

Sentii i passi di Lucas rimbombare nel corridoio dietro di me, sempre più veloci e pensanti.
Per qualche istante mi domandai se ciò che batteva tanto forte nelle mie orecchie fosse il mio cuore e non i piedi di Lucas che toccavano il parquet.

Aprii gli occhi solo quando sentii la mano di Lucas appoggiarsi sul mio fianco, sfiorando con l'altra le mie dita aperte sulla mia pancia.

"Sei sicura? Non è un falso allarme?"

"No guarda, me la sono fatta addosso, idiota." Soffiai con astio, appoggiando poi la testa sulla sua spalla tesa e lasciandomi leggermente scivolare sul suo corpo.

"Okay, allora andiamo in ospedale Cheryl." Sussurrò dolcemente, sorreggendomi ed aiutandomi a camminare verso l'entrata.

Non riuscivo a togliermi quell'orribile sensazione alle gambe e non passò nemmeno quando mi sedetti nella macchina di Luke.

"Il borsone che avevo preparato?" Domandai quando si sedette al posto del guidatore, accendendo immediatamente il motore della macchina.

"Già messo nel bagagliaio la settimana scorsa." Appoggiò la mano sulla mia coscia e poi mi lanciò un'occhiata veloce, carica di sentimento. "Ti amo."