Una visita regale
Una voce timida spezzò il silenzio nell'auto
"signore?, signore è sveglio?"
chiese l'autista rivolto al demone della paura, che lentamente aprì gli occhi e domandò
"si...che c'è?",
l'autista indicò la strada e rispose
"stiamo per varcare il confine di accesso a Golden City, mi aveva chiesto di svegliarla una volta arrivati"
il demone si strofinò gli occhi e disse pigramente
"si...mi ricordo, che ore sono? "
l'autista guardò l'orologio e rispose
"sono le 5 del mattino signore,
il ritardo è dovuto al molto traffico nel girone dell'ira, lì vi era, come di consueto, una rivolta verso gli overlord sovrani"
il demone della paura rise e disse
"beh, spero che le suonino per bene ad Abadon, è da un po'che non si fa' sentire con le sue manie di superiorità, meglio per me!, mi stavo stufando di batterlo sempre, all'inizio era divertente, ma ora le prende troppo sul serio!"
detto questo, Almodeus si girò verso la sua l'assistente, che stava ancora dormendo con la testa appoggiata alla sua spalla, la scrollò leggermente e lei aprì lentamente gli occhi
"mi dispiace svegliarti mia cara, ma siamo arrivati"
disse Almodeus, C sbadigliò e rispose
"che dormita!, spero di non averti dato fastidio" ,
il demone le accarezzò la testa e disse
"tranquilla mia cara, tu non dai mai fastidio!".
Dopo circa 30 minuti la limousine posteggiò difronte a una enorme torre rossa con una vetrata sulla cima, Almodeus e C scesero e il primo disse "nulla è più gratificante che osservare la Fear Tower, non sei daccordo C?"
La donna annuì e rispose
"si, è la torre più bella di tutto l'inferno!",
mentre i due ammiravano la torre, l'autista si intromise e disse
"scusi l'interruzione padrone, andrò a posteggiarre la macchina e ad annunciarvi" ,
Almodeus annuì e l'autista mise in modo la macchina.
La limousine entrò nel garage sotterraneo della torre e, poco dopo,
dal portone uscirono una decina di robot, capeggiati da uno molto più piccolo degli altri, il qualsi avvicinò e disse
"ben tornato a casa padrone, la stavamo attendendo con ansia, ben tornata anche lei signora assistente"
Almodeus si mise al centro del del gruppo di robot e rispose
"grazie n.2!, ci sono novità?"
il robot rispose
"credo sia meglio se le spiego tutto mentre andiamo nel suo ufficio, sempre se lei approva signore"
Almodeus annuì e disse
"approvo, approvo amico mio andiamo!",
i robot si misero in cerchio attorno ad Almodeus e a C, invece n.2 si mise accanto al primo ed iniziò a raccontare gli eventi avvenuti durante l'assenza del demone:
"ci sono stati problemi durante la mia assenza, n.2 ?",
chiese Almodeus, il robot rispose annuendo
"si signore!,una delle bande ribelli ha tentato di conquistare alcune nostre zone a nord della città, ma i generali Morello e Cortex hanno respinto gli attacchi e ora aspettano solo un vostro ordine per organizzare una spedizione punitiva contro i nemici"
Almodeus annuì e disse
"bene, dai pure il via alla spedizione!, comunicagli di uccidere tutti, risparmino solo il leader della banda, lui è mio!, e fammi sapere quando tornano, li ricompenserò personalmente"
il robot annuì e rispose
"sarà fatto padrone!",
detto ciò, il piccolo drone si diresse verso una stanza adiacente al corridoio che stavano percorendo, uscì poco dopo e recuperò il gruppò che, nel frattempo, era andato avanti, n2 si avvicinò al demone e disse
"generali Cortex e Morello avvisati
Lord Almodeus, torneranno vittoriosi entro sera"
Almodeus si sistemò gli occhiali e commentò a bassa voce<sarà meglio>.
Arrivati nell'ufficio del demone della paura, un enorme stanza con una vetrata chiusa a forma di farfalla che dava sulla città, Almodeus evocò il suo bastone e lo fece battere per terra,
la vetrata si aprì e dei corvi rossi iniziaronò a volare per la stanza,
alla vista dei volati, Almodeus commentò
"vi sono mancato piccoli miei?, è il momento di tornare al lavoro, uscite e portate paura e corruzione per tutta la città...e già che ci siete, portatemi anche preziose informazioni sulle intenzioni delle famiglie rivali"
a quelle parole i corvi uscironò da una piccola apertuta al centro della vetrata e si sparsero per tutta la città, vedendò ciò, C chiese curiosa
"non ho ancora capito a cosa ti servono tutti questi corvi, che scopo hanno?" Almodeus rispose
"sai amica mia...per governare bisogna sapere tutto dei propri nemici e i miei corvi-spia sono perfetti!, vedo tutto dai loro occhi, in oltre possono entrare negli oggetti e mimetizzarsi, sono meglio di ogni drone o apparecchio di spionaggio mai inventato, i segreti sono armi più affilate di una spada e più pericolosi di una bomba, se conosci ogni segreto del tuo nemico, hai già vinto, per questo sono sempre un passo avanti alle bande rivali che tentano inutilmente di spodestarmi dal comando".
La loro discusione fu interrotta da un pesante battito d'ali, molto vicino e proveniente dall'estreno della torre ,
C chiese cifusa
"è un corvo?",
Almodeus assunse un espressione seria e rispose
"non è il battito di una bestia, C!,
vai nella tua stanza!, chiuditi dentro e non uscire fino a quando non te lo dirò io...per favore ",
a quelle parole, C chiese confusa ed anche un tantino preoccupata
"p-perchè?",
Almodeus rispose con tono serio, ma allo stesso tempo calmo
"le risposte a tempo debito mia fedele amica, per ora fai come ti ho chiesto,
è per il tuo bene".
C aveva sentito raramente Almodeus parlare con quel tono, di solito era scherzoso o non curante, ma adesso faceva sul serio, la donna eseguì la richiesta, si recò in una stanza alla destra del portone d'ingresso all'ufficio e si chiuse dentro, mentre il battito d'ali si fece più flebile fino a sparire, a quel punto Almodeus commentò ad alta voce
"è passato parecchio tempo dall'ultima volta che ci siamo incontrati, ma non hai perso il tuo tocco vecchio mio".
Ad un tratto n.2 entrò e disse preoccupato
"signore!, chiedo scusa per il disturbo, ma è arrivato un ospite a cui non si può negare l'accesso alla torre, è in ascensore e sarà qui a breve, preparo l'armata?",
Almodeus scosse la testa e rispose
"a che pro?, fallo accomodare e fai ritirare ogni robot su questo piano fino a nuovo ordine!",
il robot annuì e disse
"sarà fatto padrone!" ,
detto ciò richiuse la porta e si allontanò.
Passarono circa 5 minuti, quando qualcuno bussò al portone,
Almodeus rispose alzando la mano destra
"avanti, è aperto!" ,
la porta si spalancò e una piccola figura bionda, smilza e vestita interamente di bianco, fatta eccezione per gli stivali neri, entrò nella stanza e si fermò a metà dell'ufficio, il demone della paura girò la sedia su cui era seduto e disse sorridendo
"da quanto tempo vecchio amico!, è da un po' che non vieni di persona"
la figura rispose
"anche per me è un piacere essere qui, la tua torre è arredata molto bene, mi piaccono soprattutto i dipinti sulle pareti" ,
Almodeus fece apparire una piccola sedia difronte alla sua scrivania e disse
"prego!, accomodati e dimmi perchè sei venuto qui...Lucifero"
la figura si sedette e rispose con tono duro
"lo sai bene perchè sono qui!,
noi avevamo un accordo!, dovevi comprare l'hotel di Charlotte, era un patto vantaggioso per entrambi:
tu avresti ottenuto un nuovo stabilimento per l'intrattenimento e io avrei tolto Charlie da quella stupida idea!, ma così non è stato, perciò si può sapere cosa ti è preso?"
il demone della paura rispose con tranquillità
"non correre troppo Lucifero, io non ho MAI detto che avrei comprato l'hotel della principessa Charlotte senza condizioni, ma che avrei valutato l'immobile e così è stato!, sai bene che sto dicendo la verità, non posso rompere un patto, neanche volendo!,
è uno dei pochi difetti di essere un
deal maker"
Lucifero sbattè le mani sulla scrivania ed urlò furente
"non mi interessa cosa mi avevi detto!, volevo che tu comprassi l'hotel e invece ti sei fatto una gita alle mie spalle!", Almodeus avvicinò il suo volto al re degli inferi e rispose con tono calmo
"con tutto il rispetto sua eccellenza, voglio essere del tutto sincero con te,
a Me non interressa quello che TU vuoi, a Me interressa quello che voglio IO,
TU mi hai chieso e IO ho valutato,
è cosi che funziona nel mondo del business infernale"
Lucifero sembrò calmarsi e disse con tono calmo
"credo di essermi espresso male, ricominciamo da capo, ok?, allora..."
Lucifero si alzò di scatto e prese il colletto della camicia di Almodeus, poi continuò
"IO non ti avevo chiesto di comprare l'hotel, IO ti avevo ordinato di farlo!" Almodeus sorrise e replicò
"chi credi di essere per potermi dare ordini?, Almodeus non prende ordini da nessuno!"
a quelle parole, Lucifero ruggì di rabbia
"sono il re di questo fottuto inferno!, ecco chi sono per darti ordini!" Almodeus rise e rispose
"si, sei il re, ma non hai potere su di me, per quanto potente, nemmeno tu puoi uccidermi del tutto, né tantomeno rappresentare una vera minaccia per me"
Lucifero digrignò i denti e ruggì
"è vero non posso ucciderti!, ma posso farti soffrire!",
Almodeus si liberò dalla presa, si alzò in piedi e si mise difronte a Lucifero, per poi commentare
"se parliamo di tortura, penso di essere molto più crudele io...sua maesta" Lucifero spinse il demone contro il muro e gli si fiondò al collo, ma Almodeus continò a sorridere, a quella visione, il re degli inferi chiese furibondo
"credi forse di potermi battere?, credi che solo perchè sei immortale tu non debba portarmi rispetto?"
il demone della paura rispose
"assolutamente no, io ti sto portando rispetto, ti sto dicendo le cose come stanno, non come vuoi sentirle tu!, questa è la differenza tra i leali e rispettosi come me...ed i viscidi che ridono di te alle tue spalle, inoltre,
io conosco la tua più grande paura,
il tuo più oscuro segreto"
a quelle parole, Lucifero allentò la stretta al collo di Almodeus, questo prese e spostò lentamente la mano del re degli inferi, per poi continuare
"si, lo vedo chiaramente:
è una sera, sei nel tuo palazzo e fuori piove, stai leggendo il giornale nel salotto con tua moglie Lilith a fianco a te, tutto è tranquillo fino a quando tua figlia Charlie scende le scale e, sprizzando felicità da tutti i pori,
vi espone il suo progetto dell'happy hotel, sia tu che tua moglie siete scioccati, tu rimani in silenzio fino a quando Lilith si alza e abbraccia vostra figlia, dicendole
<sono cosi fiera di te Charlie, sei riuscita a creare un idea innovativa tutta da sola>,
sei stupito e ti perdi nei tuoi pensieri, fino a quando la faccia di tua figlia, piena di felicità e speranza,
si volta lentamente verso di te, attendendo una dimostrazione di supporto anche dal padre, ma quella che tu gli riservasti fu solo una risposta piena di delusione, la TUA delusione!, dopo ciò iniziò un litigio di ideali fra voi due...tu schiacciasti senza ritegno le proposte e le idee di tua figlia senza nemmeno ascoltarle!, convinto fino in fondo di aver ragione a priori,
fosti tu superbo!, in tutta risposta tua figlia, con rabbia e lacrime agli occhi,
ti lanciò contro parole d'odio, che tu sul momento ignorasti, ma che col passare del tempo si aprirono inesorabilmente una via nella tua mente e nel tuo cuore!, facendoti ricordare la più grande sventura della tua vita, il momento della tua caduta"
Almodeus si fermò ad osservare lo sguardo di Lucifero che era un misto di tristezza e vergogna, poi riprese
"ma la caduta non è l'unico ricordo del tuo passato che quel momento ti rievocò, ce n'è un altro più lontano, ma allo stesso tempo ripetitivo, quello in cui tuo padre ti dimostrò la sua delusione dopo che tu esponesti il tuò pensiero, differente dal suo, anche quando ti cacciò dal paradiso, tu provavi ancora un briciolo d'amore per tuo padre, che però era annebbiato dal dolore e dalla rabbia provocata dalla tua punizione" ,
Lucifero interrupe Almodeus ed urlò
"non nominare mio padre!, non mi ha mai capito!, gli andavo bene fino a quando lo assecondavo, poi mi ha buttato via!"
Almodeus fece spallucce e chiese
"ma non è la stessa cosa che stai facendo tu con Charlie?, eppure tu non hai smesso di volergli bene, come tuo padre ha fatto con te, anche Charlie prova ancora tanto amore per il proprio padre, ma come fu per te, anche il suo è annebbiato dalle TUE azioni e dalle TUE parole".
Lucifero era scioccato, non risucì a rispondere, allora Almodeus continuò "la reazione che hai avuto quando ho nominato tuo padre mi conferma quello che vedo nella tua mente,
la tua più grande paura è di essere come lui!, di essere paragonato a lui,
di fare i suoi stessi errori e di ricomettere il suo più grave sbaglio, allontanare le persone che amava, attento Lucifero!, perchè stai percorrendo la stessa via di tuo padre, eppure non è troppo tardi per dimostrare di essere meglio di lui". Lucifero guardò il demone con uno sguardo confuso e vergognato,
allora Almodeus si spiegò
"rifletti!, a differenza di tuo padre
tu non hai allontanato Charlie, ma è stata lei ad andarsene, questo vuol dire che se tu gli dessi supporto, potrebbe tornare a volerti bene come hai tuoi tanto agognati vecchi tempi, quando eravate una famiglia unita e felice,
la cosa divertente e che tu non rischi niente: se lei fallisce, ti vedrà comunque come una figura che l'ha supportata, se lei invece riesce nel suo intento di redenzione, sarà ancora più contenta del tuo supporto, in entrambi i casi possibili tu vinci, perchè allora sei titubante?",
Lucifero, ancora una volta, non riuscì a rispondere, perciò fu Almodeus a parlare per lui
"perchè temi che gli altri demoni vedano questo gesto come un segno di debolezza!, temi il loro pensiero!,
ma cosa è più importante per te? la felicità di tua figlia o la tua reputazione?"
Lucifero sembrò come svegliarsi da una trance e gridò
"la felicità di mia figlia!, che domanda del cazzo!!!",
Almodeus si abbassò per guardare Lucifero negli occhi, poi chiese
"allora perchè sei qui?,a rimproverarmi per averla aiutata?, e perchè stai provando a sabotarla?",
Lucifero rimase fermo con lo sguardo e rispose
"perchè quell'hotel non farà la felicità di Charlie!",
il demone della paura sorrise e commentò
"in realtà, quando sono andato là,
mi pareva la demone più contenta dell'inferno, piena di amici a supportarla, anche se non credono nella sua causa"
Lucifero fece un passo avanti e ruggì con voce rabbiosa
"tu cosa ne sai della felicità di mia figlia?",
Almodeus fece un espressione seria e rispose
"non molto...e tu?",
Lucifero si bloccò, allora Almodeus riprese la parola
"secondo te...come si sarà sentito tuo padre dopo averti cacciato dal paradiso?, come avranno reagito e come lo avranno visto gli angeli suoi figli e tuoi fratelli?, sarà parso loro come un tiranno, un superbo!, essattamente come tu stai apparendo a Charlie, ma a differenza di tuo padre,
tu hai ancora tempo per rimediare ai tuoi errori Lucifero, ti ho già fatto vedere che non perderai nulla nel provare, non fare come tuo padre!, non assecondare la tua superbia!".
Nella stanza ci fu il silenzio, fino a quando Lucifero rispose, incamminandosi verso la porta
"ci penserò su, per favore Al, fai rimanere questa faccenda dell'hotel tra noi due",
Almodeus annui e disse
"lo prometto!".
Mentre Lucifero varcava la soglia della porta, il demone della paura commentò
"credo che farai la scelta giusta vecchio amico, se hai dubbi , potrai sempre contare su di me, alla prossima!" Lucifero rispose alzando la mano destra, senza voltarsi.
Una volta che il re degli inferi lasciò la torre, n.2 arrivò nell'ufficio e chiese ansioso
"signore!, state bene?"
Almodeus rispose
"si n.2, penso di aver impartito al vecchio Samael una lezioncina che non dimenticherà tanto presto",
il robot si avvicinò e chiese
"faccio tornare i robot su questo piano?",
Almodeus annuì, allora n.2 si allontanò, lasciano aperto il portone dietro di sé.
Almodeus si avvicinò alla porta alla sua destra e disse
"C?, puoi uscire!",
la ragazza uscì e il demone della paura disse
"credo di doverti dare delle spiegazioni" ,
ma C replicò
"no, ho sentito tutto dalla mia camera e sono pienamente d'accordo con te , però, mi devi fare un favore"
Almodeus chiese curioso
"che favore?"
C rispose incrociando le braccia
"supporteremo anche noi il progetto di Charlie!, ok?"
Almodeus chiese con tono giocoso
"è un favore o un ordine?"
C rispose, anch'essa con tono giocoso
"tutti e due!",
Almodeus si sedette sulla sua poltrona e disse
"se è un tuo ordine, devo obbedire mia cara, comunque...ci sto!"
Spazio Autore
Siamo arrivati anche alla fine del decimo atto, uno dei più significativi a mio parere, ma attenzione!!!, la storia è solo all'inizio, restate sintonizzati.
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