How did I brought out my past
(NOTA: il personaggio di Alaska appartiene a TheStereoDemoness)
Sono appena tornata da un appuntamento che ho avuto con una mia carissima amica di nome Alaska, la demone lupo, in cui abbiamo discusso di un po' di cose a Loo Loo Land davanti a un gelato e a una bellissima litigata tra lei e Vox... a quanto pare l'odio è reciproco.
Da come ho capito, tra l'altro, quella scatola da scarpe ambulante è indecisa tra Valentino e Alaska, e la cosa potrebbe tornarmi d'aiuto per future umiliazioni o qualcosa del genere, e comunque mi serve più tempo per pensarci ed elaborarle per bene.
Momentaneamente mi trovo nell'atrio dell'Hotel, sono seduta su una poltrona e sto chattando su Voxtagram con la mia migliore amica.
@_radvelvetcakes auguri cmq
@iron_y_claugh_ alla buon'ora... ARIGATOGOZAIMASU!!!
@_radvelvetcakes ma ce la fai?
@iron_y_claugh_ assolutamente no
@_radvelvetcakes Vedo... come va con Alastor?
@iron_y_claugh_ cazzi tuoi mai? Scherzi a parte, è seduto di fianco a me e sta osservando il vuoto in modo preoccupante...
@_radvelvetcakes NO XD
@_radvelvetcakes sta facendo anche le distorsioni radiofoniche?
@iron_y_claugh_ Purtroppo sì, è quello che non mi piace...
@iron_y_claugh_ Mi sta fissando... VEL, COSA DEVO FARE?!
@_radvelvetcakes Non me ne intendo :( Prova a staccare e a chiedergli cosa vuole, in caso torna qui. DIMMI COME VA EH >:D
@iron_y_claugh_ ovvio nanetta
@_radvelvetcakes NON SONO BASSA >:(
@iron_y_claugh_ Sì, come vuoi. A dopo, mythic bitch <3
@_radvelvetcakes ci si sente Nerd Bitch <33
Attivo la modalità stand by del telefono e lo appoggio su uno dei braccioli della poltrona, poi inizio a fissare Alastor dritto negli occhi. Sembra essersi accorto che lo sto facendo, così smette di distorcere la realtà e di sorridere nel modo inquietante di prima.
Be', è sempre disturbante quando fa così, solo che adesso lo è un po' meno.
<<Irony! Che fai di bello?>> mi chiede, avvicinandosi a me.
<<Ah! Io... stavo scrivendo a Velvette>> rispondo, a disagio.
Spero proprio che non si accorga di questo trascurabile dettaglio, ma mi ritengo un'attrice abbastanza brava e per questo non dovrebbero esserci problemi.
<<Interessante! Di cosa avete discusso?>> mi domanda, ancora una volta.
<<Mah, sai com'è, tutto è partito perché mi ha chiesto un consiglio riguardo la sua prossima collezione e poi siamo finite per parlare di argomenti casuali>> spiego, doppiamente turbata, specialmente perché uno degli "argomenti casuali" era proprio lui.
<<Wow! Senti, ti andrebbe di andare a passeggiare a Pentagram City? Tra l'altro oggi è il 25 aprile, è il tuo compleanno, quindi... vieni?>>
Alastor si è ricordato di...
Mi ci vogliono almeno trenta secondi per realizzare che il demone della radio si è ricordato del fatto che compio gli anni? Come se già QUESTO non fosse un miracolo?!
Ho sempre pensato che la nostra amicizia non gli piacesse, e che soprattutto gli dessi fastidio, e invece...
<<Ci sto! Andiamo!>> esclamo, per poi alzarmi di scatto dalla poltrona.
<<Divertitevi, voi due...>> ci saluta Angel Dust, posizionato come al solito davanti al bancone di Husker.
<<Contaci!>> rispondo, poi afferro Alastor per il braccio e lo trascino fuori dall'Hotel.
Ci dirigiamo nel parcheggio sul retro, dove ho parcheggiato un veicolo identico a quello che usavo da viva: una bellissima moto nera con fulmini e occhi ovunque, che ho dipinto a mano subito dopo averla comprata con i miei risparmi.
Recupero il mio casco, abbinato al veicolo, e riesco anche a trovarne uno per Alastor nel capannone che si trova qui in giardino.
Lo aiuto ad infilarlo, aggiusto il mio e salgo sulla moto.
Lui, tuttavia, rimane in piedi a fissarla con un misto di stupore e terrore.
<<Ma... quanto è alta la probabilità di schiantarci?>>
<<Carissimo, ero la migliore - dopo mia sorella Luane, lei era nata per guidare - del mio quartiere, non hai idea di quante persone trasportavo su questa... e di quante volte raggiungevo le case dei miei clienti guidando lei...>>
Lo guardo negli occhi e gli sorrido. <<Forza, siediti e tieniti forte. Dovresti...>>
Non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che Al si siede dietro di me e si aggrappa a me cingendo i miei fianchi con le braccia.
<<Bravissimo, rimani così e reggiti, oppure cadi sul serio... e noi non vogliamo che succeda!>> dico.
Un attimo dopo faccio partire la moto, esco dal parcheggio e inizio a guidare, con il vento che ricopre parzialmente le urla di Alastor e tutte le bestemmie che sta trattenendo. Ho sciolto i miei capelli, che nella loro forma base raggiungono la metà della mia schiena, e sono quasi sicura che abbiano già colpito Al un paio di volte come minimo.
Parcheggio la moto e mi tolgo il casco, quindi punto un dito contro i miei capelli e quelli tornano come nuovi. Conviene fare così quando non si hanno tutti gli elastici e le mollette per tenerli fermi e renderli presentabili.
<<Eccoci arrivati nell'area commerciale di Pentagram City!>> annuncio, mentre aiuto quel povero cervo traumatizzato a scendere e a rimuovere il casco.
<<Quella del viaggio in moto è stata un'esperienza da non dimenticare e mi è stata utile perché mi ha ricordato che è meglio che non faccia queste cose!>> risponde Alastor, ridacchiando.
<<ODDIO! TI SEI SPAVENTANTO? HAI BISOGNO DI QUALCOSA?>> esclamo, sussultando, e coprendomi la bocca con le mani.
<<No, no, tranquilla! Io sto benissimo, ho solo detto che dopo che saremo tornati preferirei evitare di andare ancora in moto>> spiega.
Faccio un sospiro di sollievo e dopodiché ci incamminiamo lungo il viale centrale.
Rientriamo in Hotel carichi di borse, che abbiamo dovuto spartirci durante tutto il tragitto dall'area commerciale fino a qui, e grazie alle quali la moto ha fatto fatica a rimanere in equilibrio.
<<Ci avete dato dentro... cosa vi siete comprati?>> ci chiede Angel, avvicinandosi a noi.
<<Allora - inizio - ad Alastor ho regalato dei libri, abiti nuovi e anche una maglietta matchata con un'altra maglietta che mi sono presa io, mentre io mi sono comprata un portachiavi, dei manga, un libro e merch vari. E Alastor...>> prima di finire la frase, inizio a frugare nella borsa della fumetteria <<...mi ha acquistato delle action figure di Ibuki Mioda, Aoi Asahina e Chiaki Nanami!>>.
Abbraccio il demone della radio, indipendentemente dal fatto che il contatto fisico gli piaccia o meno.
<<Come mai ha speso tutti quei soldi per lei?>> chiede Vaggie, che è appena entrata nella stanza.
<<Perché c'è amore nell'ariaaaaa...>> canticchia Sir Pentious, ricevendo come risposta uno sguardo torvo da parte mia e di Alastor.
<<In realtà era perché Irony oggi ha compiuto 49 anni...>> inizia a spiegare quest'ultimo, fino a quando Charlie lo interrompe di colpo.
<<Irony! Hai compiuto gli anni e non ci hai detto nulla?>> mi chiede la principessa dell'Inferno, con un leggero disappunto nella sua voce e nella sua espressione facciale.
D'altro canto, non ci posso fare nulla se odio questo giorno: del resto, un po' di tempo fa, è stato proprio il 25 aprile del 1992 il giorno in cui una persona che nella mia vita ha portato momenti belli e momenti brutti se n'è andata per colpa mia.
E anche se mi aveva fatta soffrire, mi ero sentita come un'assassina quando quella scena aveva preso forma durante i miei occhi e lei se n'era andata perché io non riuscivo più a sopportarla.
Però non posso ancora parlare di questo, quindi mi limito a rispondere: <<Il fatto è che, tra le mille cose che ho dovuto fare in questo periodo, mi sono dimenticata di avvisarvi... però, se ne avete voglia, possiamo festeggiare in qualche ristorante stasera!>>
Ricordo quello che dice sempre Alastor sui sorrisi e su come lasciano intendere che, non importa cosa stia succedendo, tu sei colui o colei che ha tutto sotto controllo, e lo metto in pratica.
Far preoccupare i miei amici è l'ultima cosa che voglio in questo momento.
Charlie non fa in tempo a proferire parola che si verifica una specie di black out, seguito alla comparsa di un paio di catene nere che tengono bloccata ai polsi una donna che non ho mai visto prima, le quali sembrano emanare le urla delle anime dannate.
La osservo meglio: ha i capelli lunghi e neri e in testa spuntano un paio di corna piccole e dello stesso colore da un paio di space buns. La sua pelle è grigia, della stessa tonalità della mia, i suoi occhi sono neri e sotto a quello sinistro è presente una cicatrice costituita da una linea verticale e due croci. Indossa un maglia nera con le maniche e la metà della parte anteriore a rete e un paio di pantaloni del medesimo colore, mentre calza degli stivali pressoché identici ai miei.
In mano regge una falce con il manico nero e la lama a metà tra il grigio e il nero, che splende in mezzo all'oscurità che si è trascinata dietro.
<<Per caso, è questo l'Hazbin Hotel? Sono nel posto giusto?>> chiede, abbassando l'arma.
Quella voce...
<<LUANE?!>> esclamo.
Non ci posso credere, giuro che se mia sorella è davvero finita all'Inferno e che ha casualmente deciso di unirsi a me e all'Hotel...
<<Un attimo... Leah? Sei tu?>> mi chiede, e poi mi si avvicina, abbandonando la falce per terra.
<<Sì... sì! Sono io!>> confermo, e poi la abbraccio. In realtà sarebbe più corretto dire che cerco di stritolarla.
Lei ricambia e rimaniamo ferme davanti a tutti in quella posizione per qualche minuto.
A momenti, Charlie sviene da quanto ci trova carine, Vaggie la sosterrebbe e impedirebbe che cadesse e battesse la testa, e Angel Dust si mette in mezzo e inizia a fare battute sul fatto che potrei tradire chiunque con Death.
Ma si da il caso che lei è mia sorella e che non supporto l'incesto.
<<Come mai sei sparita così, a caso? Cosa ti è successo?>> mi chiede.
<<Be', ecco, vedi... la storia è molto complicata. Te la ricordi la signora Porter?>> rispondo.
<<Sì! Era da lei che dovevi andare a riparare qualcosa, giusto?>>
<<Esattamente! Mi ha distratta mentre c'era una parte del quadro elettrico aperta, così ho preso la scossa e sono finita in Paradiso. Purtroppo, ho avuto la brillante idea di chiedere dell'alcol e per questo motivo gli angeli mi hanno cacciata dopo neanche cinque minuti e sono finita qui, ottenendo immediatamente la carica di Overlord. O sto simpatica a Luci, oppure qui apprezzano gli angeli caduti>> racconto.
Lei scoppia a ridere. <<Solo tu puoi combinare questi casini così velocemente... io, invece, ero con la mia gang. Stavamo scappando dai nostri nemici - te li ricordi? - e gli altri sono stati più veloci di me a fuggire, però io sono stata presa dal leader avversario. Mi ha buttata giù dalla moto e mi ha presa a mazzate.>>
<<Mi dispiace...>> le dico, appoggiandole una mano sulla spalla. <<Ma d'altro canto, voi stavate facendo del bene...>>
Quindi spiego al resto del gruppo, che ci sta osservando in modo confuso, che mia sorella era il capo di una gang di motociclisti che difendevano i loro diritti limitandosi a proteste non violente, ma che venivano continuamente inseguiti da qualcuno che si opponeva ai loro ideali usando attacchi fisici e verbali contro di loro.
E l'hanno fatta fuori.
<<Irony, ma è una storia terribile...>> commenta Niffty, apparendo in mezzo alle mie gambe e rischiando di farmi cadere.
<<Irony, eh? Ti chiami così adesso?>> domanda mia sorella.
<<Sì, ehm... Irony, mentre Anarkhis è il mio cognome. E tu, carissima?>>
<<Sono Death Crossed, la morte fatta persona... solo un po' più viva, ecco.>>
Husk ridacchia mentre, come al solito, pulisce un bicchiere, e io non posso fare a meno di sorriderle.
<<Quindi, Death, vuoi rimanere qui?>> le chiede Charlie, speranzosa.
<<Allora, ho sentito parlare dell'Hazbin Hotel e del suo scopo all'Inferno, e devo dire che è finalmente qualcosa di diverso. Certo, sostengo la causa di aiutare i peccatori che si sono pentiti di quello che hanno fatto in passato, ma non credo che sia la strada che voglio prendere. Ogni tanto mi fermerò qui, però non diventerò una residente ufficiale>> spiega, gesticolando un po'.
Charlie assume un'espressione triste, ma Vaggie le dà una pacca sulla spalla per confortarla e la rassicura dicendole di non preoccuparsi e assicurandole che troveremo altri clienti a cui la possibilità di ottenere la redenzione possa interessare. La bionda le sorride e si abbracciano.
"Come sono carine!" penso.
<<Be', io adesso devo andare da Carmilla Carmine: abbiamo un appuntamento in gran segreto, che ora non è più così segreto perché... sai che ti dico? Non importa>> si congeda Death. <<Buon compleanno, Irony!>> esclama, prima di andarsene temporaneamente dall'Hotel.
Agita la falce e le catene che la tenevano bloccata quando è emersa dal pavimento la trascinano di sotto, con conseguenti urla più intense da parte delle anime dannate su cui probabilmente ha il pieno controllo.
Sospiro, ma perché sono felice di aver finalmente incontrato una persona che nella mia vita passata è stata importante per me, e soprattutto che è riuscita a sostenermi nonostante i miei periodi e la mia personalità, entrambi molto difficili.
Però adesso non è il caso di pensare a questo.
Ed è così che scopriamo qualcosina sul mio passato... comunque non sono contenta di essere invecchiata, perché sono un demone di mezza età adesso e mi sento un'ottantenne dentro!
Che rabbia!
spazio autrice
Ho scritto il capitolo tutto di getto perché dopo due settimane di pausa mi sentivo stranamente ispiratx... ma che dite, vi è piaciuto?
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