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In questo capitolo: una falena che rapisce i bambini viene quasi uccisa da dei nuovi arrivati all'inferno, Clody stupisce tutti e si arriva finalmente a destinazione.

«Mi spiegate come funzionano le cose in questo "universo parallelo" o come volete chiamarlo?» chiede Clody. 

Vero: come al solito, la prima cosa che bisogna fare è dare delle spiegazioni e anche stavolta è stata quella che abbiamo messo all'ultimo posto. Complimenti davvero a tutti noi! 

«La serie è ambientata all'Inferno, come puoi vedere» illustra Ryan, indicando con un cenno del capo un demone-axolotl intento a mangiare della carne cruda che ad ogni morso rilascia quantità industriali di sangue «e ruota attorno alla sua principessa, Charlie Morningstar, che vuole dare una seconda possibilità ai peccatori attraverso un hotel in cui vengono riabilitati per poi finire in paradiso. Ci si mettono di mezzo un ex serial killer e conduttore radiofonico, un "attore, una falena che rapisce i bambini e li rinchiude nel suo seminterrato, un televisore, una casalinga yandere...»

«Oh no, mi è partita la Ghost and Pals reference» lo interrompe Norman; al che io e Itsumi ci mettiamo a ridere. Questo è un chiaro riferimento alla canzone "Housewife Radio", in cui la protagonista è... sì, vabbé, l'abbiamo detto, è una casalinga yandere.

«... e ancora Lucifero, Lilith, una sgravata che suona la chitarra elettrica, un alcolista dipendente da gioco d'azzardo, la fidanzata-testa calda-lesbica di Charlie e...» prosegue, ma ancora una volta viene interrotto.

«Capito tutto. Andiamo allora, no?» ci incita Dylan.

«Small issue: Alastor vive e lavora in quell'hotel, e se non vogliamo vedere Ace morirci davanti agli occhi è il caso di... be', dormire sotto a un ponte, dal momento che non mi vengono in mente posti migliori» commenta Daisy.

Alzo un sopracciglio e faccio per ribattere, ma... sorpresa, vengo bloccata anche io da una specie di urlo che proviene dal cielo e si fa sempre più forte man mano che la persona che lo sta emettendo precipita sempre più in basso, verso di noi. 

O meglio, verso di Lizzy, che nel mentre si è messa a litigare con Mitsu per il semplice motivo che continua a rubarle il cibo e la cosa la irrita altamente.

«LIZZY, TOGLITI!» urlo.

«CAZ- COME MAI?!» risponde, nell'esatto momento in cui qualcuno che sta cadendo è praticamente a un passo da noi. La ragazza si sposta, ma perde l'equilibrio e cade.

«MA PORCO VALENTINO, LA SCHIENA!» impreca.

«Eh? Ma...? Dove sono finita?» si chiede la ragazza. Si alza in piedi, si dà una ripulita ai vestiti e poi si presenta: «Okay, ehm... io sono Kate, piacere di conoscervi!»

«Fammi indovinare: anche tu vieni da Wattpad» fa Anto, sarcastica.

«Sì! Anche voi avete un account su quella piattaforma? Be', in caso sappiate che lì sono KateItaCH, ma ho dovuto cambiare account e quindi mi sono trasferita a kateitaII. Voi... ah, adesso ho capito chi siete! Ace, Anto, Mitsu, Lizzy... sì, vi conosco tutti!» esclama.

«Felice di vederti. Che dire, benvenuta all'inferno» rispondo, accennando un sorriso.

«Daiiii, voglio vedere Alastor! ADESSO!» dice Amane, avvicinandosi a me, afferrandomi la manica della mia maglietta verde e iniziando a strattonarla: tipico comportamento che avrebbe sicuramente anche la mia migliore amica, se Alastor le interessasse.

«Sì, praticamente stiamo cercando di decidere se andare all'Hazbin Hotel oppure se cercare di ammazzare Valentino non appena lo vediamo» spiega Mitsu.

«Valentino? Non è quello che sta attraversando la strada opposta alla nostra in questo momento?» chiede Kate.

«A MORTE LA FALENA!!!» esclamo.  

«ANDIAMO!» urla Amane, per poi afferrare un forcone che ha recuperato dalla strada. Deduco che ci sia stato, di recente, uno sterminio... sì, perché nella serie l'inferno è sovraffollato e di conseguenza mandano degli angeli dal paradiso e fanno fuori un po' di demoni utilizzando le cosiddette armi angeliche. Purtroppo i forconi non vengono utilizzati, quindi credo che quella recuperato dalla ragazza sia un'arma appartenuta a qualche demone che provava a difendersi, o qualcosa del genere.

Poi raccoglie anche una lancia (sì, questa volta è un'arma angelica) e me la porge, al che la stringo saldamente e la punto a mo' di Ger... okay, no, devo smettere di fare queste reference.

Anche Anto e Lizzy si aggiungono a noi, brandendo quelli che dovrebbero essere delle Carmine, cioè delle armi angeliche create da una tizia di nome Carmilla Carmine o qualcosa del genere che dovrebbe apparire nella serie, e che rispetto all'episodio pilota ha subito un sacco di cambiamenti.

«Scusate, ma gli Overlord non erano immortali?» chiedo.

«Maria, quante altre occasioni avrai per cercare di ammazzare Valentino, con delle armi del genere tra l'altro?» risponde Amane.

«Oh, d'accordo, se la metti così... hehe!» rispondo.

«Be', andiamo tutti a questo punto, no? Più siamo e più lo facciamo soffrire» commenta Calipso, con un sorrisetto sadico in faccia... sì, il ragionamento mi piace davvero...

Allora recuperiamo tutte le armi che troviamo in giro, angeliche e non, e poi ci avviamo verso il lato opposto della strada dove ci troviamo.

«Fermi tutti! Un attimo!» ci interrompe Ryan, nell'esatto momento in cui stiamo per attraversare le strisce pedonali. 

«Che succede ora?» chiede Mitsu, che ha appena smesso di litigare con quella povera crista (si può dire in questo contesto un'espressione così?) di Lizzy, ancora per il discorso del cibo.

«Non per essere pessimista, ovviamente, però... be', sapete cosa fa Valentino, no? Cioè, se dovesse veramente rapirci e portarci nel suo studio?» chiede il ragazzo, tenendo le braccia incrociate.

«Sai, be', ho seri dubbi sul fatto che, se gli dicessimo che siamo tutti asessuali - cosa ovviamente non vera -, ci lascerebbe scappare...» rispondo. «E se dovessimo finire in situazioni pericolose che riguardano anche la sua partecipazione, un modo lo troveremo sicuramente» aggiungo.

«Continuo a non essere convintx...» commenta Itsumi. «Le probabilità che riusciate a scappare da quel demone sono davvero bassissime, per cui non vi consiglio di attaccarlo così, dal nulla. A voi la scelta, non è un mio problema.»

Dovrei ascoltare quell'avvertimento, ma qualcosa mi dice che riusciremo a cavarcela in qualche modo.

Kate prende una delle due lance che ha trovato e la consegna ad Itsumi, sorridendole. «Sai com'è, non si sa mai. Ti servirà.

Lxi, in tutta risposta, fissa l'oggetto senza reagire, il suo sguardo sembra quasi vuoto.

«ANDIAMO, A MORTE IL TRADITORE! LIBERIAMO L'INFERNO DA COLORO CHE CI HANNO PASSATO TROPPO TEMPO!» urlo, alzando la spada che ho recuperato.

«YES!» esclamiamo tutti, in coro.

Ci avviamo verso l'altra parte della strada, dove quello stronzetto del demone falena che rapisce i bambini e gli fa cose orrende che un pubblico di poveri infanti innocenti non dovrebbe nemmeno conoscere si è fermato a parlare con un tizio, e passiamo velocemente davanti alla vetrina di una libreria infernale che espone in vetrina una serie di hentai.

Logicamente, la mia migliore amica si ferma a fissarli.

Ci fermiamo, dal momento che stiamo girando in gruppo e non possiamo lasciarne indietro nessun componente.

 «Dai, piantala di guardare gli hentai! Non è il momento!» la sgrido.

 «Non sto guardando gli hentai, tua madre smonca! Cioè, sì, stavo guardando anche gli hentai, però la cosa che mi ha sorpresa è come siamo cambiati tutti d'un tratto. Osservatevi tutti.»

Decidiamo di ascoltare il suo consiglio e non appena guardiamo il nostro riflesso sulla vetrina ci cade letteralmente la mascella: siamo diventati dei veri e propri demoni, e ciò può significare solo una cosa.

Siamo morti, e siamo tutti dei peccatori, perché altrimenti saremmo finiti in Paradiso.

 «No way, sono letteralmente un cadavere resuscitato e con un aspetto migliore!» esclama Ryan.

 «Io sono ancora confusa...» commenta Dylan, a bassa voce.

 «Personalmente, anche io lo sono» aggiunge Anto.

 «Se non ho capito male, siamo morti» spiega Norman.  Ma mi legge nel pensiero o cosa?! «Personalmente non mi dispiace questa forma nuova...» si blocca non appena scopre che dalla schiena gli spunta un paio di ali enormi e nere. 

 «Bellissime!» commenta Calipso. 

 «Tosi (ragazzi in dialetto veneto), io starei aspettando di andare a provare ad ammazzare Valentino... andiamo? Comunque le ali sono molto belle» ci interrompe Amane.

 «Grazie a entrambe» risponde Norman.

Dopodiché riprendiamo a camminare, guidati nientepopodimeno che da me e Amane, che guidiamo l'esercito dalla prima linea... no, BASTA! ACE, NON TI DEVONO PARTIRE LE REFERENCE!

Noto che il tipo se n'è andato, e Valentino è lì da solo, fermo in quella che potrebbe essere benissimo una fermata degli autobus... ma ce li hanno gli autobus a Pentagram City, poi?

 «VALENTINO! SIAMO QUI PER FARTELA PAGARE RIGUARDO A TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO A UN POVERO RAGNO ROSA DI NOME ANGEL DUST E PER AVER TRAUMATIZ-» inizio, ma mi tocca bloccarmi subito - di nuovo? E basta bloccarci o venire interrotti! - perché Amane non si è trattenuta e l'ha già infilzato un paio di volte con il forcone.

 «A MORTE VALENTINO!» urlano Anto e Lizzy in coro, e poi si aggiungono.

Posso dire addio alla mia entrata in scena con dialogo già progettato in precedenza e studiato nei minimi dettagli, dialogo che avevo provato per ore e cui avevo lavorato duramente riflettendoci per giorni interi nella mia vita...

Mi avvicino a Valentino e provo a colpirlo un paio di volte con l'arma che ho recuperato, mancandolo ogni volta. 

 «MUORIIIIII!», Mitsu parte alla carica, e assesta un calcio sulla schiena a Valentino, che però rimane impassibile. Tiene gli occhi socchiusi e sfodera quel solito ghigno strafottente, scoprendo i denti fucsia e anche quello dorato. 

Porco Valentino - eh sì, questa è destinata a diventare la mia frase storica, e ora è più che appropriata - drogato impiccato sul palo della luce, ma quanto fuma questo? C'è un odore...

Io e Amane ci guardiamo: è arrivato il momento decisivo, dobbiamo dare il nostro contributo nella battaglia e impegnarci di più... è arrivato il momento.

 «Pensi anche tu a quello che penso io?» chiede.

Annuisco.  «Al mio tre.»

 «Cosa credete di fare, voi due?» chiede Valentino.

Nel mentre, Daisy, Norman, Itsumi, e Dylan si sono ritirati dallo scontro, mentre Calipso e Kate si sono aggiunte.

Uno...

Valentino continua a fare quello sguardo che promette davvero malissimo.

Due...

Sto per esplodere, anzi, stiamo.

Tre...

 «ADESSO!» esclamo.

Dopo questa frase finale, entrambe lo colpiamo con una pedata molto carica... uhm... ecco... vabbé, non serve che ci giri troppo attorno, mi pare chiaro... e lui cade a terra, quasi piangendo dal dolore.

Mi pare logico che non se lo aspettasse, giusto?

Quel demone è molto strano, sta piangendo e sorridendo allo stesso tempo, e non capisco proprio come sia possibile una cosa del genere...

 «Correte pure... vedrete quando riuscirò a mettervi le mani addosso...»

Ok, basta, dobbiamo scappare.

 «Ace, si rischia che la tua asessualità venga violata...» commenta Daisy.

 «CORRI! CORRETE TUTTI, PORCA MISERIA!» urlo... sì, ormai da quanto ho urlato le mie corde vocali sono andate a pezzi, porco Valentino.

Iniziamo la nostra corsa verso la salvezza da quel maniaco che ci sta inseguendo.

 «Strano che tu non abbia detto porco Valentino» scherza Mitsu, mentre corriamo.

 «Conta se l'ho pensato?» ribatto.

Più andiamo avanti, più lui si avvicina.

 «Dobbiamo cercare di rallentarlo, qualcuno ha qualche idea?» chiede Itsumi.

 «Ehm... non so se abbiamo qualche demone dotato di poteri o Overlord qui in mezzo» rispondo.

 «Ace! Strofina le mani!» dice Daisy.

 «PER QUALE OSCURO MOTIVO DOVREI FARE UNA COSA DEL GENERE ORA?!»

«TU FALLO E BASTA!»

«OKAY, OKAY, CALMATI!»

Decido di ascoltare Daisy anche se non sono convinta: sfrego le mani e... cos'è stata quella che ho appena visto? Elettricità? No way, non ci posso credere, ho appena prodotto dell'elettricità?! Strofino più forte e la carica si fa più potente, quindi punto le mani contro il demone falena, le tiro un attimo indietro e poi le spingo di nuovo nella posizione originale: la scarica descrive un semicerchio in aria e poi lo colpisce.

Nonostante ciò, lui continua a correre.

 «Voglio provare anche io adesso!» esclama Clody. Imita lo stesso movimento che ho fatto con le braccia e le mani, portandole avanti, indietro e poi avanti di nuovo, caricandoli molto bene in modo da rendere l'eventuale attacco più forte. 

Tra Valentino e il nostro gruppo c'è solo un'esplosione alla Katsuki Bakugo come confine.

 «Clody, non finisci mai di stupirmi» commento.

Lui si mette a ridere.

 «Voi tutti... noi tutti non finiamo mai di stupirci, in realtà» mi corregge Ryan.

 «Giusto» dicono in coro Calipso e Dylan.

Casualmente finiamo davanti ad un edificio rosso che riporta un'insegna dello stesso colore con una scritta in giallo a caratteri cubitali: "Hazbin Hotel".

 «Eccoci!» esclama Anto.

 «Entriamo, veloci!» ci incita Mitsu.

Itsumi apre la porta e immediatamente ci ritroviamo dentro.

 «Salve, cosa posso fare per voi?» domanda una voce femminile.

 «Non aprire la porta a Valentino, per il momento...» risponde Norman.

Spazio autrice

Capitolo lunghetto e scritto con Hayloft II in sottofondo, oltre al remix di Bemax di Gambare Gambare Senpai... sì, ascolto queste cose a mezzanotte, c'è qualche problema? Ah. Vero. Io lo sono, il problema.

Vi è piaciuto il capitolo? Com'era? Consigli? Critiche? Aspettative per i prossimi? Teorie cospirazioniste?

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