Capitolo 01
-Non ci riesco Charles!- disse la ragazza stremata dagli allenamenti corpo a corpo con Raven
-Coraggio Rhap puoi farcela.-
-Non chiamarmi in quel modo, sai quanto mi infastidisce- disse cercando di finire per bene la frase ma Raven la attaccò prima prendendola alla sprovvista, facendola così cadere per terra
La risatina di Charles si amplificò per tutto il giardino, si divertiva con poco lui.. Gli bastava vedermi cadere
-È sempre fantastica questa scena- rispose ridendo
Io lo guardai con disprezzo rialzandomi, pulendomi poi i pantaloni sporchi di terra
-Per oggi basta Rowanne, continueremo domani.- rispose Raven spostandosi dal limite segnato dalle linee del campo
-va bene a domani- risposi in tono tranquillo
Raven era sempre molto gentile con me, Charles altrettanto anche se diventava un po antipatico a volte.
I due mi hanno aiutato tanto negli ultimi due mesi, a potenziare i miei stessi poteri e la mia forza sul campo, senza di loro non sarei mai diventata come sono ora.
Entrai nell'istituto a prendere dei fogli che mi servivano, vecchie storie sul controllo degli elementi o cose così.
Gli altri non potevamo saperlo, ma io ero tante cose tutte assieme.
Sapevano che controllavo l'aria, ma non sapevano di tutto il resto.
Durante l'esplosione nucleare che ci ha portato tutti a diventare così, io sono stata una delle poche persone abbastanza vicina da morire, che però è sopravvissuta.
Questo ha fatto sì che il mio metabolismo mutasse più degli altri, come nel caso di Raven.
Solo pochi di noi hanno doni estremamente rari come quello di Raven, io ad esempio, posso controllare tutti gli elementi presenti in natura, ovvero Acqua, fuoco, terra e aria.
Oltre a questi sono capace di lottare, ma questo solo grazie agli allenamenti seguiti ultimamente.
Ma il potere che mi segna di più, quello che tengo più nascosto.. È il controllo dei metalli.
Si dice che Magneto, famosissimo per i danni che ha causato.. sia una delle persone più bipolari sulla faccia della terra, me lo ha confermato anche Charles.
Loro pensano che non sia dovuto solo ai suoi ricordi, ma anche al suo potere.
Pensano che il Metallo l'abbia condizionato così tanto da fargli perdere il lume della ragione, a volte.
Ma nonostante loro non sappiano di questo mio grande potere, come di molti altri, vivo comunque tranquilla.
Impedisco quasi ogni sera a Charles di entrare nella mia testa, sono in grado di fare anche questo. Lui controlla tutti i suoi studenti per assicurarsi che gli allenamenti siano efficaci, ma nella mia testa non ha mai potuto leggere niente.
Deduco che lui sappia che sono una telepate, o una specie, solo che vuole far finta di niente.
Nel salire le scale del corridoio centrale, sbatto contro un'uomo di media statura.
I fogli mi volano via dalle mani, e mentre restano sospesi per aria, già pronti a cadere al suolo, allungo la mano verso di loro riuscendo a raccoglierli, senza neanche toccarli.
-Potresti prestare attenzione per favore?!- risposi con un tono leggermente scorbutico, passando oltre
-Erik?!-
Si sente questa voce femminile pronunciare questo nome, ed improvvisamente tutto il corridoio si ferma.
La voce era quella di Raven, io mi voltai lentamente a guardare cosa stesse succedendo, e a quel punto lo riconobbi.
Era Magneto, senza ombra di dubbio. Erik Lehnsherr mi aveva sbattuto contro, e io non l'avevo neanche riconosciuto, mi vennero i brividi per qualche secondo.
Lo guardai cambiando subito espressione, disgustata dalla sua persona, lui guardò per un secondo la mia figura, sicuramente seccato per la mia maleducazione, poi diede corda a Raven
Mentre succedeva tutto questo io portai i fogli fuori con me e continuai a leggerli in giardino.
-Quando avevi intenzione di dirmelo?- disse Charles poco dopo avvicinandosi, fermando la mia intensa lettura
-Dirti cosa?- domandai confusa
-Che sei come me Rowanne, che sei una telepate.-
Per un momento i battiti cardiaci aumentarono, un po per l'imbarazzo è un po per le conseguenze di quella bugia..
-Ma come hai...-
-Diciamo che ti sei distratta un attimo intensificando la tua lettura e lasciando la tua mente scoperta, ho sentito come un campanellino d'allarme e allora sono entrato. Diciamo anche che lo so già da un po, o almeno lo immaginavo, ma pensavo me lo avresti detto.-
-Avevo paura che non mi avresti accettata, una telepate che controlla l'aria sa di strano in mezzo a voi-
-Sappiamo entrambi che non controlli solo quello Rowanne. Quindi non prendermi in giro.- rispose più seriamente
-Entrare nella tua mente mi ha permesso di vedere tutto di te, come sei nata, quando sei diventata un mutante e anche i tuoi poteri. So tutto.-
Io restai in silenzio, non potevo neanche fingerne di non sapere niente perché ormai Charles sapeva, che avrei mentito.
Abbassai lo sguardo sui fogli, restando a guardarli senza emettere neanche un gemito.
-Un'altra che controlla i metalli, Erik ne sarebbe...-
-Erik non deve saperlo. Io non sono come lui.- conclusi interrompendolo.
Anche la sola idea di essere paragonata ad Erik mi infastidiva, era forse una delle persone che odiavo di più per quello che ha fatto.
Ha tradito i suoi amici, sparato al presidente e rischiato di uccidere Mistica, e tutto per cosa? Per assicurare un futuro alla sua razza? No io non credo.
La verità, è che lui ha sempre voluto il potere, solo quello. Ha causato troppo dolore in tutto il mondo, ha distrutto interi luoghi pubblici per i suoi scopi.. E anche se gli altri non la vedono così, questo è il mio punto di vista.
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