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Capitolo 13

Janette's POV
"Quanti uomini hai ucciso? Perché?"
"Tutti quelli che erano necessari per proteggere mio fratello, se fosse stato necessario avrei ucciso per lui anche prima dell'epidemia." Rey amava suo fratello come fosse figlio suo, ed in fin dei conti se lo era cresciuto.
"Abbiamo bisogno di fatti ragazzino. Quantifica e spiega il perché." Daryl si era avvicinato a lui in modo aggressivo ma io ero ben consapevole che Rey avrebbe risposto a tono e così fu.
"Cosa vuoi fare? Farmi sputare le parole di bocca finché non sarai soddisfatto da ciò che ti ho detto?" Rey si era messo fronte contro fronte con Daryl.
Cardo aveva iniziato a piangere.
"Smettetela cazzo." Presi Cardo tra le braccia e mi voltai verso Rey.
"Dipende tutto da te, tu non vuoi perderlo ma nemmeno io. Quindi non farmi dover rinunciare a tutto questo. Se non ti ammetteranno non so se sarò abbastanza forte da lasciarti andare da solo col bambino. Lo sai che è importante per me. Sii razionale Rey."
Lo abbracciai e mi voltai verso tutti.
"Per me Rey può rimanere, se non vi dispiace adesso io vado a far tranquillizzare il bambino."
Mi incamminai con Cardo verso il giardino.
"Mi sei mancato molto piccolo."
"Anche tu Jan, però ora son grande, ho quasi cinque anni!" Era così fiero di essere cresciuto.
"Lo so sei proprio un ometto oramai. Non sai quanto mi dispiaccia non averti visto crescere in questi due anni. Sei sempre l'amore mio."
"Ti ricordi Jan quando ancora era tutto normale? Tu mi volevi bene più della mamma, sei sempre stata buona con me. Mi vuoi ancora bene?"
"Certo piccolo mio." Lo strinsi forte a me.
"Facciamo a chi arriva prima ai piedi di quella torre?" Lo misi giù e lo vidi guardarmi stranito.
"Tranquillo qui non ci succederà nulla."
Iniziò a correre.
Avrei voluto vivere quel momento per sempre.
Gli corsi dietro.
"Sono arrivato prima io! Sei proprio lenta Janette."
"Si? Adesso ti faccio vedere io chi è lenta. Ti mangio di baci marmocchio."
Dopo aver giocato un po' mi ritrovai sdraiata sull'erba con lui sdraiato su di me, era appisolato.
Era così bello il mio bambino.
"Janette tutto bene?"
Aprì gli occhi e vidi Carol avvicinarsi a me.
"Sisi tutto bene, stiamo riposando." Lo dissi guardando Cardo appisolato su di me, gli misi la mano sulla schiena e presi ad accarezzarlo.
"Sei fortunata, lo hai ritrovato. Io non ho avuto la stessa fortuna con mia figlia. Ma per quanto sia difficile perdere un figlio e grande ne sia il dolore, penso che la gioia di ritrovarlo sia altrettanto immensa."
Era vero sentivo che la mia vita era completa così, con Cardo di nuovo tra le mie braccia.
"Oh no non è mio figlio. Sono comunque al settimo cielo di averlo di nuovo con me, ma non sono sua madre." Ero imbarazzata e dispiaciuta a dover ammettere di non essere sua madre, lo avevo cresciuto io con Rey, loro madre non c'era mai e il padre se ne era andato.
"L'importante è che tu lo ami. A questo bambino mancherà la madre no? In te magari potrà rivederne un po' il ruolo."
Gli mancava sua madre? Non penso, la vedeva ogni 6 giorni e quel giorno in cui la vedeva lei non si degnava nemmeno di passarci più di mezz'ora assieme.
"Non so quanto le possa mancare, lei l'ha solo partorito, Rey ed io lo abbiamo cresciuto. Non sono sua madre Carol è vero, ma ti assicuro che lo amo come fosse figlio mio." Una lacrima mi solcò il viso, Carol tese la mano e la raccolse.
"Anche per lui è lo stesso, guarda come dorme sereno."
Lo guardai ma il mio sguardo andò oltre, c'era Rey seguito da Daryl.
Cosa succedeva ora?
Daryl's POV
Staccai la mia fronte dal ragazzo e guardai Janette uscire dalla stanza con in braccio il bambino.
"Abbiamo davvero bisogno di queste informazioni Rey, permettici di conoscerti e noi faremo lo stesso." Rick si avvicinò al ragazzo e gli poggiò la mano sulla spalla.
"Sentite penso di aver ucciso una decina di persone. Ogni gruppo che incontravo voleva togliermi mio fratello e fare di me un loro soldatino. Non avrei lasciato mio fratello tra le mani di nessuno di cui io non mi fidassi al 100%. Qui sarà diverso se ve lo state chiedendo. Janette è come se fosse la madre di Cardo, lo ha trattato sempre bene, è la cosa più vicina a una buona madre che lui possa avere. Non lo vorrei mai separare da lei nuovamente."
"Quindi se ti cacciassimo tu lo lasceresti qui con lei?" Voleva raccontarci la storia della famigliola felice, lui, Janette ed il bambino; io non gli avrei creduto.
"Se sapresti ascoltare non ho detto ciò. Ho detto che non vorrei, ma se voi mi metteste nella condizione di doverlo fare lo farei. Quel bambino l'ho cresciuto io e Janette, ma è mio fratello non lo abbandonerei mai, nemmeno con lei. Quindi o restiamo entrambi o ce ne andiamo entrambi." Aveva un tono deciso, era sincero, mi guardava dritto negli occhi.
"Va bene ragazzi votiamo, direi che sono abbastanza informazioni. Iniziamo con Merle." Lo sceriffo guardò mio fratello.
"Se tu sei importante per quella ragazzina per me potrai rimanere, ma un passo falso verso di lei o verso qualcun altro della nostra comunità e ti metterò a posto come si deve."
"Per ora siamo uno a zero." Entrambi si fecero una risata.
Bene era pure sarcastico.
"Daryl tu?"
"Per me è un no, è un soggetto pericoloso, se farebbe di tutto per il fratello, per se stesso cosa farebbe? Non mi sentirei sicuro ad averlo qui giorno e notte." Avrebbe fatto qualche cazzata era ovvio e chissà cosa avrebbe fatto passare a quella ragazzina.
Il ragazzo iniziò a scaldarsi e cercò di controbattere.
"Ti chiedo di attendere la fine delle votazioni Rey gentilmente. Andrea?" Come faceva Rick a a tenere il controllo.
"Per me può rimanere, un ragazzo in forze fa bene al gruppo e ha un motivo per non fare cazzate, vuole tenere suo fratello al sicuro."
Votarono poi Glenn, Hershel e Maggie. Furono tre si. Shane votò no.
"Bene mi sembra ovvio che tu possa rimanere, anche per me è un si, ma anche fosse stato un no saresti rimasto comunque. Voglio che tu sappia sin da subito che questa è una democrazia e quindi qualsiasi problema lo si affronta tutti assieme. Adesso ti chiedo cortesemente di seguire Glenn ti mostrerà la cella in cui dormirai con tuo fratello." Rick si sollevò ed uscì.
"Se non è un problema vorrei andare prima da mio fratello."
Rick gli disse di andarlo a cercare, era anche casa sua e poteva girare liberamente.
Io lo seguivo a distanza, fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Certo era disarmato ma non si poteva mai sapere che rischio correvamo.
Uscì nel cortile e lo vidi girare un po' a vuoto, ad un certo punto si incamminò verso la torretta est, lo seguì ormai sul campo che era scoperto.
Mi sono avvicinato a lui, non potevo fare la figura dello stalker
"Straniero dove vai?"
Sii amichevole Daryl.
"Daryl cerco mio fratello e Janette."
"E pensi di trovarli in questo lato isolato del cortile?"
"Caro conosco meglio di chiunque qui dentro Janette, so che le piace stare per le sue e ora che il nostro bambino è con lei, penso si sia isolata dal resto del mondo e se lo stia godendo."
Era vero, lui la conosceva meglio di chiunque.
Il nostro bambino? In che senso? Avevano una relazione?
Rey's POV
Mentre camminavo per il cortile in cerca di Cardo e Janette vidi Daryl avvicinarsi a me e parlammo un po'.
"Eccoli! Chi è la donna con loro?"
C'era una donna magrolina, con i capelli corti, seduta accanto a loro.
"Carol. È una brava donna. Tranquillo, lei si prende cura dei bambini di norma."
"Oh no, non penso che le lascerò Cardo non ora almeno." Mi avviai con passo veloce verso di loro.
"Ei. Ciao molto piacere sono Rey. Vi interrompo? Vorrei parlare con Janette." Le tesi la mano e lei la strinse.
"Carol molto piacere. Figurati stavo proprio per rientrare. Magari potrei portare dentro il bambino a riposare."
"No!" Io e Janette lo urlammo in contemporanea.
"No scusami Carol, vorremmo passare un po' di tempo tutti e tre assieme, ma grazie." Janette era così dolce in viso mentre parlava.
Carol si avviò verso l'interno con Daryl.
"Dolcezza mi sei proprio mancata. Come stai?"
Mi sedetti accanto a lei e la guardai aspettando una risposta.
"Sto bene Rey, meglio ora che ho di nuovo Cardo tra le braccia."
"Cosa ti è successo? In questi due anni ne avrai passate tante."
"Come tutti Rey cazzo. Non mi va di parlarne okay? Voglio fare finta che sia tutto normale, uno di quei pomeriggi che passavamo noi tre al lago, quando scappavamo dal fidanzato di tua madre e da quel manicomio di casa mia."
Mi sdraiai.
"Mi sei mancata anche tu." La baciai.
Lei non ricambiò.
"Mi hai dimenticato?"
Ero preoccupato che lei non tenesse più a me, avrebbe protetto Cardo, ma le importava ancora di me?
Janette's POV
"Mi hai dimenticato?" Come poteva pensarlo.
Era stato il mio primo fidanzato, la mia prima volta, la prima sigaretta l'avevo provata con lui e tutti i pomeriggi passati con lui e Cardo, come dimenticarlo.
"No, ma è diverso ora Rey. Dobbiamo conoscerci di nuovo, ti voglio bene, ma non ti amo più come allora. Ho conosciuto altre persone, ho dovuto affrontare tanto, non so se sono pronta a fidarmi di nuovo di te." Lo guardavo, cazzo era bello come sempre, era il mio Rey, ma ora non potevo più fidarmi di lui, non so quanto fosse cambiato negli anni.
L'importante ora era Cardo.
"Janette di me puoi fidarti." Mi guardava ed anche io lo guardavo.
Solo ora mi accorgevo quanto esteticamente assomigliasse a Daryl.
"Lo so Rey ho bisogno di tempo. Dobbiamo conoscerci di nuovo."
Passammo tutta la mattina sdraiati lì, fino ad ora di pranzo.
Cardo si era svegliato e correva per il cortile con Rey come un matto.
"Ragazzi andate dentro a pranzare ora! Io dò il cambio a Glenn!"
"Salti il nostro primo pranzo?" Guarda se i capricci tra i due doveva farli il ragazzo di diciannove anni.
"Si tranquillo vi divertirete sono tutti molto cordiali." Diedi a entrambi un bacio sulla guancia e mi incamminai da Glenn.
Salì nella torretta.
"Ei Glenn! Che ne dici se vai a pranzare dalla tua mogliettina ed io ti dò il cambio?"
"Guarda chi scappa dal gruppo e si isola qui. Dai hai ritrovato la tua famiglia e non vuoi stare con loro?" Rideva punzecchiandomi, quel coreano era proprio fastidioso alle volte.
"Hai proprio ragione ma adesso vai a pranzare così poi stasera potrò stare io con loro!" Lui si incamminò urlandomi "Lupo solitario!!"
"Come se non lo fossi anche tu!!" Chiusi la porta e mi misi a fare la guardia.
Passò una mezz'oretta e qualcuno bussò.
Entrò Daryl.
Ha una doppia personalità ecco cosa.
"Ti ho portato il pranzo."
"Bene grazie, puoi andartene ora." Gli tolsi il panino dalle mani e mi voltai a guardare fuori.
"Guarda che dovresti ringraziarmi. Sarebbe venuto quell'appiccicoso di Jonathan al posto mio sennò." Si avvicinò a me appoggiandosi al muretto.
"Chi ti ha detto che per me sarebbe stato un problema? Vattene Daryl. Vai da Merle. Vai da Cathlyn. Vai da chi vuoi tu, ma lontano da me."
Qualche lacrima mi solcò il viso. Non sapevo nemmeno perché mi importasse tanto.
Lo sentì scendere e lo vidi allontanarsi dalla torretta.
Finì il mio panino e continuai a guardare che la situazione fosse tranquilla.
Passò un'altra mezz'oretta e sentì dei passi salire le scale.
Se era di nuovo Daryl gli avrei lasciato il turno e me ne sarei andata.
"Principessa sei qui?"
Rabbrividì a pensare a quella voce.
"Che fai non mi saluti?"
"Shane, la prima volta te la sei cavata ma ti giuro che adesso urlerò così forte da farmi sentire da chiunque qui nei dintorni."

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Ciao a tutti!!
Qualcuno salverà Janette?
Fatemi sempre sapere la vostra!
Bacioni
Johan Jay O'Malley

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