Capitolo 05:
Mi girai a guardarlo, e non appena lo vidi i miei occhi quasi uscirono dalle orbite.
Era esattamente come lo immaginavo, bello e muscoloso, con quello stile che nessuno il tutto lo stato del NY aveva.
I miei muscoli sembrarono diventare involontari, ero come bloccata davanti ad esso. Chiunque conosceva Tony Stark, chiunque ne era innamorato.
-Lei chi è?- domandò guardandomi da capo a piedi indicandomi col dito
-Lei è Jane, la nipote di Peggy- rispose Steve
-Ah allora sono affari tuoi Rogers, per quanto riguarda il vetro Thor..-
-Sono stata io a romperlo- risposi fermando le sue parole
Lui si fermò qualche secondo, quasi sbuffando, poi si voltò a guardarmi.
-Allora non sei solo affare di Rogers- sussurrò
-Beh per questa volta passi, la prossima volta sarò tu, a beccarti la cazziata okay?-
-Stark..- sussurrò disgustato Steve a braccia conserte
-Ah sì, Capitan Ghiacciolo non ama le brutte parole, cerca di non dirle.- disse facendomi poi l'occhiolino
Io mi limitai a ridere al suo gesto, poi scesi sotto con Steve.
-È abbastanza simpatico-
-Ma chi Stark?-
-Beh, si.-
-Chiamalo simpatico.. Comunque ci sono luoghi dove non potrai andare se non accompagnata.. Tipo il corridoio 6-
-Perché? Cosa c'è nel corridoio 6?-
-Cose poco interessanti.-
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La sera tornai in quella che doveva essere la mia camera, era una stanza davvero grande e lussuosa, non c'era da stupirsi essendo proprietá della Stark Industries.
Iniziai a pensare come sarebbe stata la mia vita adesso.. Niente più amici o genitori, sembrava uno di quei film in cui diventi un vampiro e non puoi più tornare a casa.
Chissà cosa avranno pensato Tony e gli altri di me, andrò bene alla squadra? O sarò un totale fallimento?
Quel pensiero aveva ormai invaso la mia mente. Avevo paura di non andare bene a nessuno di loro, anzi ne ero sicura.
Restai sveglia fino a tardi, sovrastata dai mille pensieri che gironzolavano nella mia testa, e da poco anche sul tetto della camera, poi mi addormentai.
La mattina quando mi svegliai notai subito la luce accecante entrare dall'enorme vetrata sulla sinistra, costretta ad alzarmi vi lavai e poi tornai a sedermi sul letto.
Solo dopo qualche minuto mi accorsi di una scatola bianca sulla poltrona, ed ero sicura che la sera prima non c'era.
-Spero ti stiano bene, buongiorno piccola, Steve.- lessi il biglietto al suo interno
Dentro c'erano degli shorts neri con una maglietta verde militare ed infine un vestitino azzurro.
Oh mio dio. Pensai
Steve Rogers mi aveva appena regalato dei vestiti, ero nel panico.
Indossai subito il vestitino azzurro di cui già mi ero perdutamente innamorata.
Mi guardavo e riguardavo allo specchio, fin troppo felice di avere indosso quell'abito.
Mi feci un tuppo velocemente e poi scesi sotto.
I gradini trasparenti erano enormi, e la scalinata era leggermente a girare verso destra.
Io che soffro di vertigini, scendere quelle scale é stata un'impresa.
Steve era sotto con gli altri, sembrava essere entusiasta.
-Sei bellissima- disse alzandosi non appena scesi l'ultimo gradino
-Grazie- sorrisi appena abbassando lo sguardo, non volevo far notare il rossore sulle mie guance
-Bambolina vieni un attimo con me in laboratorio- disse Tony passando
-Vuole davvero che ci vada?-
-A quanto pare.- rispose Steve
Feci spallucce guardando dritto e poi iniziai a scendere le scale per il laboratorio.
-Sia ben chiaro, qui sotto non ci scende mai nessuno quindi puoi considerarti la persona più fortunata del mondo-
-Lo sono già solo perché mi trovo qui dentro Signor Stark, stare qui sotto e vederla lavorare è davvero fantastico.- risposi sorridendo
-Già, la maggior parte delle persone mi ucciderebbero per il lavoro che faccio ma no, tu lo adori. Sei strana ragazza.- disse mettendosi all'opera
Ed é così che iniziò la mia giornata nella grande base Avengers, nella Stark Tower.. Osservando Tony Stark all'opera.
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