I miei piedi penzolavano dall'enorme tetto che si trovava sulla Stark Tower.

Aspettavo che Steve venisse, come deciso la sera prima.. ma inizialmente di lui neanche l'ombra.

Notando la sua assenza, iniziai a parlare tra me e me a voce alta, spesso riferendomi a mia nonna... ero troppo stupida per essermi resa conto che Steve era arrivato, e si trovava quasi dietro di me..

"Lo sai nonna, avevi ragione. Questo Steve Rogers non è affatto male, anzi posso dirti che lo trovo estremamente carino e dolce. Non tutti gli eroi sono dolci, la maggior parte sono rudi e composti, e spesso troppo concentrati su se stessi per accorgersi degli altri.. ma lui no!

Ha quel ciuffetto biondo che ogni volta che lo vedo mi viene voglia di scompigliarglielo del tutto, ma ovviamente non posso. Tralasciando quegli occhi.. sembra quasi che una parte dell'oceano sia stata concentrata in essi.. sono stupendi.

Ah poi c'è anche il fisico, capisco che è diventato così grazie al "Progetto Rinascita" ma cazzo nonna te lo eri scelto bene eh! *Dissi ridendo appena, guardando il cielo.*

Comunque mi fa sentire protetta, sempre. In quei pochi momenti passati con lui nonna mi faceva sentire come se fossi a casa.. non so perchè. Ah e adoro il suo sorriso, e la sua risata. *Aggiunsi, dondolando avanti e indietro i piedi, come se fossi nervosa*

Insomma nonna mi piace! E' la prima persona sulla faccia della terra che mi presta attenzioni! So praticamente tutto di lui anche le missioni! Ah dio sto parlando da sola basta." 

-Proprio sola, non stavi parlando- disse lui avvicinandosi sorridendo

Indossava una maglia blu aderente, i pantaloni della tuta da combattimento.

-Merda cazzo Steve! Non hai sentito nulla vero? Perchè io parlavo con mia nonna ma mia nonna è morta quindi non stavo parlando con nessuno perchè io..-

-Jane Jane calmati, è tutto Okay.-

-A-ah è tutto okay?-

-Si.-

Sospirai pesantemente. Poi ripensai a tutto quello che avevo detto e diventai rossa come un peperone. Portai il mio sguardo dritto verso il basso e rannicchiai le ginocchia, imbarazzata.

Steve si sedette accanto a me, e delicatamente con due dita sollevò il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.

Erano di un blu così intenso, lui mi guardava, e nel mentre io nuotavo nei suoi occhi.

-Anche io provo qualcosa per te, e te lo dico adesso perchè mi sembra il momento più adatto.-

-C-cosa? Ma Steve ti prego non dirlo per sola compassione, fino all'altro ieri vivevi solo per mia nonna e adesso..-

-Jane, è stato nel preciso momento in cui tre anni fa ho visto Peggy, che ho capito di dovermi rifare una vita. Amavo tua nonna, ma lei non è stata congelata nel tempo come me, Bucky e Connie.. lei non era più la Peggy di prima.-

-Connie?- domandai

-è una lunga storia, ma il punto è che io ho visto come ti comporti, ho capito bene che carattere hai e che persona sei, perchè è da tre anni che vigilo su di te, come tua nonna mi aveva chiesto. In questi tre anni ho avuto modo di capire chi fosse Jane Carter, e sono stato in grado, e posso dirlo, di innamorarmi di lei.- rispose

-Sei l'esatta fotocopia di tua nonna Jane.. e non solo di aspetto.. e sentirti dire che anche tu provi qualcosa per me.. ti assicuro che mi rende solo felice.- aggiunse stringendomi la mano

-Ieri ho avuto paura che non tornassi.. ma adesso che sei qui sto meglio.- risposi avvicinandomi

-Tornerò sempre per te, a qualsiasi ora in qualsiasi posto.- rispose lui facendo altrettanto

-Sempre?- domandai ritrovandomi a pochi centimetri dalle sue labbra

-Sempre.- rispose lui, e non appena eravamo abbastanza vicini da poterci baciare, Tony atterrò sul tetto con l'armatura

-Oh bene, Captain Ghiacciolo si sta "Scongelando"- disse ridendo poco dopo

-Stark sei un..- sospirò pesantemente

Sospirai a mia volta abbassando di poco la testa, poi ridacchiai piano pensando alla battuta di Tony

-Tony potresti lasciarci soli cinque minuti, per favore?-

-Se lo chiede lei Carter, subito.- disse attivando i propulsori

-Tra 35 minuti ci sarà la riunione, vedi di non mancare Captain moscio- disse ridendo e volando via

-Tu lascia che io scenda di sotto e poi vedremo chi sarà moscio- rispose lui ridendo

In quel preciso istante lui si voltò nuovamente verso di me, tornammo così ad essere più vicini di quanto non fossimo mai stati.