-S-sei sicuro di questo?- gli domandai a pochi centimetri dal suo volto

-Se non ne fossi sicuro non sarei qui.- rispose lui tenendo lo sguardo fisso sulle mie labbra

Io non avevo più nulla da dire, più nulla da fare. Volevo Steve in quel momento, desideravo solo stare con lui e nient'altro.

Lo tirai dal colletto della divisa e lo baciai, non avrei resistito un altro secondo così vicina alle sue labbra.

In quel momento l'intenso rumore delle macchine in strada, i clacson e i rumori delle persone, dei cellulari, si fermarono. Sentivo solo la forte voglia di stare assieme a lui in quel momento.

-N-non mi aspettavo una reazione simile da parte tua..-

-Aspettatene anche di peggio, Captain America- aggiunsi io ridendo, e sottolineando l'ultima parte della frase

Restammo qualche minuto a ridere assieme, abbracciati, in quella fredda giornata.. Poi scendemmo giù.

Quando entrammo ridendo e inseguendoci come due bambini tutt'a la squadra ci guardava male.

Tornammo improvvisamente seri e io mi feci da parte mentre loro si riunivano, ma poi Fury mi chiamò in disparte per parlarmi..

-Dobbiamo Sistemare assieme questa faccenda del Vibranio-

-Qualche mese fa ho chiesto a Caren Preasley, una ragazza già laureata della mia vecchia scuola, se la cavava in fisica ma neanche lei è riuscita ad aiutarmi- risposi

-Certo la conosco bene, è la nuova consulente personale di Stark, lavora con lui-

-Ah, buon per lei.. Credo. Comunque sia Nick non credo che ci sia modo di trovare una cura-

-Ma io non voglio trovare una cura, voglio potenziare questo potere che tua nonna ti ha lasciato, ha fatto in modo che il tuo corpo diventasse indistruttibile per proteggerti, ma come altri supereroi prima di poter attivare il tuo potere, devi arrivare ad estremi livelli di sopportazione- disse

Rimasi qualche secondo a guardare il pavimento, pensando..

-Deadpool.- risposi subito dopo, non spostando lo sguardo dalle mattonelle nere a terra

-Esatto. Wade ha sofferto e non poco, e a te succederà lo stesso Jane, ma credo sia l'unico modo per salvarti.-

-Salvarmi?-

-Il Vibranio è in assoluto il metallo più duro del mondo, se immesso in cellule umane rischia di corroderti dall'interno, rischi di diventare come Colosso, ma senza vita.-

Il mio sguardo cambiò rapidamente, il Vibranio stava distruggendo le mie cellule, e io non stavo facendo nulla per evitarlo.

-Che cosa devo fare?- domandai seria, con una voce Notevolmente più bassa

-Sottoporti a infiniti test, nella nostra base.-

-E quando cominciamo?-

-Adesso.- rispose

Non appena disse quella parola, un uomo alle mie spalle mi diede un pugno in faccia, costringendomi a svenire.

Per la forte e improvvisa botta, mi accasciai velocemente sul pavimento.

Il rumore provocò una distrazione durante la riunione degli avengers, che si trovarono costretti a controllare cosa fosse stato.

-Nick che cazzo hai fatto?!- domandò Cap andando contro Nick vedendomi svenuta tra le braccia dell'altro uomo

-Stai calmo Rogers, devo portarla alla base dello S.H.I.E.L.D per allenarla, sai bene cosa c'è al suo interno, e se non va tenuto a bada lei muore.- rispose serio

I muscoli di Cap furono costretti a rilassarsi, e con calma abbassò lo sguardo

-Io vengo con voi-

-Hai un lavoro da sbrigare qui.-

-Quale lavoro? Possono tranquillamente cavarsela senza di me per qualche mese!-

-Cazzate Rogers tu resti qui-

-Io vengo con voi, e se continui a negare il consenso, ti assicuro che non avrò più alcuna necessità a chiederti il permesso.- rispose in tono serio, e autoritario

-Lascialo venire Nick, se avremmo bisogno di lui chiameremo, i telefoni esistono per questo.- aggiunse Nathasha

Nick poi trovandosi quasi costretto ad acconsentire, fece cenno a Steve di salire in macchina,  e lui con sguardo serio andò verso l'auto.

-Dovrá essere sottomessa a differenti test estremi, se la sua forza verrà fuori ben per lei, altrimenti morirà divorata dal metallo.- disse Nick a Steve

Lui lo ascoltò e osservò seriamente, poi facendo cenno con la testa tornò a guardare la ragazza, svenuta, in braccio alle sue gambe.