Capitolo 15:
L'indomani mattina mi alzai molto tardi. Pensavo di non essere poi tanto stanca ma a quanto pare non era così.
Steve era ovviamente già di sotto, io ancora nel letto a stiracchiarmi..
Mi preoccupai parecchio nel sentire così tanto silenzio attorno a me, era insolito.
Mi alzai camminando scalza per tutto il piano, ma non c'era traccia di nessuno.
-Steve?... Wanda?- domandai guardandomi attorno senza però ricevere alcuna risposta
-Sono in missione Jane, solo pochi di noi sono rimasti qui.- rispose Clint scendendo dalle scale
-Clint.. Ma di quale missione parli?-
-Un pazzo scatenato si è messo ad uccidere gente per strada vicino Manhattan.. Direi che un ragazzo con muscoli esagerati e una ragazza inquietante bastano- rispose seriamente, riferendosi a Steve e Wanda
-Già lo penso anch'io, anche se potrebbero comunque farsi male.-
-Sono gli Avengers... Loro NON possono, farsi male!- rispose sarcastico spostandosi poi verso il salotto
Dalle mie labbra boccheggiò una lieve risata, poi lo seguii nella stanza accanto
-Ragazzi andate piano che quando sono piccolo sono 100 volte più lento!-
Mi guardai attorno ma non c'era nessuno oltre me e Clint in quella stanza, e Clint non aveva parlato..
-Ma che diamine..-
-Oh già tu non hai conosciuto Scott, dai fatti vedere mini-man!- disse Clint
Tutto d'un tratto un'uomo adulto comparve nella stanza con una tuta alquanto insolita.
Sobbalzai per via dello spavento, c'erano supereroi di ogni tipo in quell'edificio
-Oh santo..- dissi rischiando l'infarto non appena apparve nella stanza
Lui fece scattare il casco che indossava e si aprì esattamente come quello di IronMan, beh, quasi esattamente
-Ciao, piacere io sono Scott- rispose lui sorridendo come fosse un bambino di cinque anni, allungando la mano verso la mia
-Jane Carter.- risposi io senza ricambiare la stretta di mano per via dello spavento
Lui agitò la mano su e giù non sentendo alcun contatto con la mia
-Wow, posso dirlo che sei la..-
-La fotocopia di mia nonna Peggy, si. Oh e io ho mai detto a tutti voi che mi fate sentire esattamente come nei film di Harry Potter? No vero?-
-...hai anche lo stesso carattere della nonna. Mi piace Clint!-
-Te l'ha già rubata Captain America!- urlò dal piano successivo
-Perché me lo aspettavo fin troppo?- urlò lui in risposta
-Comunque... Io sono Ant-Man.-
Cercai di trattenere le risate come potevo, ma senza riuscirci
-C-che.. C'è?-
-Nulla... Nulla scusa è che, Ant-Man? Ma davvero?- risposi ridendo
-Beh, perché tu che nome dai al tuo personaggio ferroso? Eh?-
-È metallo e non ferro, un metallo che fa particolarmente male a quelli piccini come te- risposi più seriamente
-E comunque mi chiamano Jane Steel, se proprio ti interessa saperlo.-
-ODDIO non dirmi che anche tu sei fatta di Vibranio perché iniziò a shipparti con la Pantera nera!- l'eccitazione nei suoi occhi lo avverano appena reso un emerito idiota
-Che c'è? Entrambi avete filamenti di Vibranio! .... Okay okay lo so faccio cagare come formica, come essere umano come qualsiasi cosa che esista.-
-Meno male che lo sai, scemo-man.- risposi io
Non sembrava essere male, se togliamo le orribili e squallide battute che diceva. Insomma la nostra famiglia di metà-umani era vasta, varia, e molto molto strana...
C'era chi si rimpiccioliva, chi correva fin troppo veloce, chi lanciava frecce esplosive e chi forti cariche elettriche..
C'era chi volava, chi lanciava scudi, chi controllava le menti e chi veniva da un'altro pianeta..
Insomma, Strano era il nostro Normale, ma cosa c'è di meglio di una famiglia fuori dal comune?
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