Truyen2U.Net quay lại rồi đây! Các bạn truy cập Truyen2U.Com. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Extra- Harry e Brooklyn - parte 2

Tre settimane dopo...

"Cari lettori, sembra che la coppia di cantanti sia tornata insieme dopo quasi due anni dalla separazione, sono stati fotografati insieme al ristorante più in voga di Los Angeles ed erano chiaramente mano nella mano. Ma ciò che ci rende perplessi, è il fatto che i due abbiamo ricominciato ad uscire proprio quando la ragazza ha annunciato il concorso che l'aveva lanciata nel mondo della musica. Che la modest abbia organizzato qualcosa per far aumentare gli ascolti della nuova stella? E bla bla bla. Quanto odio queste stronzate."

Lanciai il giornale sul tavolo e passai furiosamente le mani tra i capelli, sfogando a malapena la rabbia che avevo dentro.

"Non prendertela, sai come sono fatti o giornalisti."

Era la prima volta che Harry veniva nella mia casa a Los Angeles, che per questioni di tempo, ero stata costretta a comprare un anno prima, e la cosa mi sembrava ancora alquanto strana.

"Non capisco perché devono fare tutte queste stupide congiunture." Sbottai, alzandomi e camminando avanti e indietro per sbollire un po' la rabbia.

"Fanno il loro lavoro, cercano notizie false e le rendono pubbliche." Mormorò il ragazzo, raggiungendomi e abbracciandomi da dietro, fermando il mio continuo camminare.

Sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla. Durante le tre settimane da quando aveva inviato il video, eravamo usciti pubblicamente un paio di volte, mentre altrettante volte eravamo rimasti a casa sua o, come in quel caso, a casa mia.
Come aveva promesso, ci stavamo andando piano: mi aveva chiesto un'appuntamento e mi aveva portata a casa la sera, come avrebbe dovuto fare la prima volta anni prima, se ne avesse avuto la possibilità. Poi eravamo usciti a fare una semplice passeggiata, anche se si era conclusa in un continuo firmare autografi e molte domande inappropriate.
Piano piano le cose si stavano sistemando o almeno stavano diventando normali. Nonostante fossimo stati paparazzati insieme, io non avevo ancora confermato nulla. Non me la sentivo di intraprendere una relazione così seria da renderla pubblica.
Amavo Harry, ma non ero ancora pronta a rendere tutto ufficiale.

"Se non lo facessero su di noi sarebbe meglio."

"In realtà lo fanno solo per me, sono così bello che vogliono sempre parlare del sottoscritto."

Scoppiai a ridere senza rendermene conto, tanto che ricevetti un pizzicotto sul fianco dal ragazzo.

"Scusa, scusa." Soffiai, rigirandomi tra le sue braccia con le guance completamente rosse. "Scrivono di noi solo per i tuoi capelli corti, secondo me." Ghignai, passando la mano tra di essi e ricevendo un'occhiataccia dal moro.

"Non spettinarmi, ragazza dai capelli troppo lunghi."

Risi scuotendo la testa e allacciai le braccia al suo torace, avvicinandolo a me.
Dondolavamo a destra e a sinistra e, se ci fosse stata la musica, poteva sembrare che stessi ballando.
In modo spastico, certo, ma stavamo comunque ballando.

"A parte gli scherzi, non ho mai trovato il coraggio di dirti che sei cambiata molto in questi due anni e sei ancora più bella di prima."

"Ruffiano."

"No, seriamente. Il tuo corpo è sempre stato da urlo, ma ora è decisamente più bello." Mormorò, appoggiando le mani sui miei fianchi, che probabilmente erano leggermente più pronunciati.

"Già, ma le tette non si sono degnate di crescere." Risi, mettendo le mani nelle tasche posteriori dei jeans di Harry.

"Per me non è un problema."
Gli pizzicai il sedere attraverso il tessuto e ridacchiai quando lanciò un piccolo urlo. "Che ho detto?"

"Potevi risparmiartela." Mormorai, alzando la testa verso di lui, guardandolo dal basso.

"Ma se ho solo detto la verità." Soffiò, abbassando appena il viso verso di me. "Sai, sono tre settimane che sogno di poterti baciare, ma ho paura che tu voglia aspettare."

"Sinceramente pensavo mi avresti baciato al primo appuntamento e dubito che ti avrei fermato." Sorrisi e guardai il suo sguardo perplesso.

"Vuoi dire che-"

"Esattamente."

"Che stronza."

Immediatamente sentii il terreno mancarmi da sotto i piedi e mi ritrovai appesa alla sua spalla come un sacco di patate.

"Harry,mettimi giù !" Urlai divertita, battendo le mani sulle sue spalle decisamente più muscolose di qualche anno prima.

"No, mi sto godendo la vista." Replicò ridendo, continuando a camminare e poi a salire le scale.

"Cosa diavolo hai in mente?" Domandai quando entrò nella mia camera e poi nel bagno. "Non ci pensare nemmeno, Harry. Non provar-"

Non feci in tempo a finire la frase che il ragazzo mi mise giù nella doccia e aprì l'acqua, innaffiandomi con il getto.
Inspirai a fondo e poi mi sporsi verso di lui, aggrappandomi alla maglietta e facendolo cadere addosso a me, bagnandosi a sua volta.

"Scusa, non volevo. O forse sì." Ghignai, osservando i suoi capelli cadere in avanti e spiaccicarsi sulla sua fronte.

"Mi sbagliavo, ora sei stronza."

"Modestamente." Afferrai il colletto della sua maglietta e lo tirai verso di me, facendo combaciare le nostre labbra bagnate in un altrettanto bagnato bacio.

La prima volta che ci eravamo trovata in una doccia insieme, eravamo finiti- finalmente- a letto insieme e quasi avevo paura che potesse succedere una seconda volta.
Non ero più stata con nessuno da quando mi ero lasciata con Harry, anche se spesso ci ero andata vicina, ma comunque avevo in un certo senso paura.

"Che dici se spegniamo l'acqua e ci cambiamo? Altrimenti prendiamo freddo e io non posso decisamente ammalarmi, la settimana prossima parte il mio tour." Parlai a vanvera, probabilmente rovinando il momento, e anche sicuramente mostrando ad Harry i miei dubbi.

Quando fummo in camera, mi misi a cercare dentro al mio armadio qualche vestito che avevo rubato a Harry a suo tempo e poi avevo nascosto quando ci eravamo lasciati. Non avevo avuto cuore di buttarli.

"Questi dovrebbero ancora andarti bene, no?" Domandai, appoggiando i suoi vestiti sul mio letto a due piazze.

"Hai ancora questi vestiti?"

"Se non li vuoi, ti do una mia maglietta a fiori." Lo presi in giro, prendendo un cambio per me e chiudendomi un bagno.

Era stato fortunato, avevo tenuto anche un paio di boxer che una mattina gli avevo rubato, quando in tour mi ero svegliata in ritardo e non avevo niente di mio nella sua camera.

Quando tornai in camera, trovai Harry disteso sul letto e io seguii la sua idea, lasciandomi cadere pesantemente al suo fianco.

"Questo non me lo avevi detto." Disse, alzando il busto fino ad arrivare all'altezza del mio fianco.

"Di cosa?" Domandai girando appena lo sguardo verso il punto che stava indicando. "Oh, quello. È stata una pazzia che ho fatto l'anno scorso." Era stata veramente una pazzia, mi ero svegliata una mattina ed ero andata da un tatuatore. Mi ero fatta tatuare sul fianco - e una parte della pancia- un leone con la cresta fatta di fiori. Me ne ero innamorata qualche giorno prima quando l'avevo vidi in internet e poi ero andata a farmelo tatuare. "In realtà il corpo del leone è davanti." Mormorai, girandomi a pancia in su e sollevando la maglietta.

"È bellissimo."

"Grazie." Sussurrai, sistemando la maglietta, alzando il busto a mia volta fino ad arrivare faccia a faccia con Harry, a poche centimetri dal suo viso.

Il sorriso sulla bocca del ragazzo si sgretolò pian piano, con la stessa velocità con cui io mi avvicinavo di più alle sue labbra.

"Dobbiamo andare con calma, vero?" Domandò parlando a pochi millimetri dalle mie labbra, tanto da sentire la sua pelle solleticare la mia.

Annuii con la testa e, al contrario di ciò che avevo appena affermato, il bacio che ne seguì fu qualcosa di talmente passionale da renderlo quasi violento.

E, non so come, quando mi staccai dalle sue labbra, mi ritrovai a cavalcioni sulle sue gambe e le mani immerse nei suoi capelli ancora umidi.

"Le tre settimane più lunghe della mia vita." Sussurrò affannato, appoggiando la fronte sul mio petto.

"I due anni più lunghi della mia vita." Replicai, appoggiando il mento sulla sua spalla.

"Vuoi dire che per due anni non sei stata con nessuno?" Domandò, alzando di nuovo la testa verso di me, obbligandomi a fare lo stesso.

"Ho avuto anche io i miei passatempi, Harry. Ma non si sono mai spinti oltre ad una certa soglia." Mormorai accarezzandogli il volto. "E se tu sei stato con qualcuna, non fartene una colpa. In quel momento era ciò che desideravi e noi non stavamo insieme."

"Come fai-"

"Come faccio a saperlo? Sei un'uomo, Harry. E tutti gli uomini, al contrario di noi donne, hanno bisogno di questo."

"E non sei arrabbiata?"

"Certo che lo sono, ma solo con me stessa." Sistemai appena i suoi capelli completamente in disordine e cercai di non incrociare i suoi occhi.

"Con te stessa?"

"Già. Se magari avessi avuto più pazienza, probabilmente non ci saremo lasciati." Chiusi gli occhi e repressi le lacrime che stavano per uscire.

Harry bloccò le mie mani a mezz'aria e mi strattonò appena per farmi aprire gli occhi.

"Brooklyn, guardami. È stata colpa mia e comunque ora siamo qua insieme, l'importante è solo questo. Siamo di nuovo io e te, solo un po' più grandi."

"Come fai a dire tutto questo?"

"Sul serio devo dirti perché riesco a dire tutto questo? Io ti amo, Brooklyn. So che vuoi aspettare e tutto, ma io sono ancora follemente innamorato di te, e non mi serve farlo sapere al mondo, a me basta che lo sappia tu."

"Ho paura di tutto questo." Mormorai, ormai ignorando le lacrime che pian piano iniziavano a scendere, solcando le ciglia e tracciando una scia lucida sulle mie guance. "Ho paura di non essere più quella di una volta, ho paura di correre perché non vorrei uscirne di nuovo con il cuore spezzato. I mesi dopo che abbiamo rotto, sono stati un inferno, non riuscivo più a fare niente di mia spontanea volontà. Io ti amo, Harry, in modo differente ma più forte di prima, e ho così paura di tutto questo. La settimana prossima andrò in Europa e temo che, se mi avvicinerò troppo a te, ne soffrirò la distanza. Io-"

"Brook, ascoltami. Doveva essere una sorpresa ma, se una delle tue paure è questa, mi sono già organizzato con Jake per venirti a trovare un paio di settimane in tour." Sussurrò, passando i pollici sulle mie guance e togliendo le lacrime che continuavano a scendere sul mio volto. "E l'importante è che ora siamo insieme, il resto lo risolveremo insieme nel tempo."

Chiusi gli occhi e annuii piano, avvicinandomi di nuovo alle sue labbra. Toccai la sua bocca con la mia e mi avvicinai il più possibile per avere un qualsiasi contatto con lui. Lo sentii essere ritrarsi appena quando cercai di approfondire il bacio, ma subito iniziò a ricambiare.

Quando, però, toccai il fondo della sua maglietta per sollevarla, mi bloccò la mano e si staccò da ma con uno sguardo contrariato.

"Non devi farlo solo perché hai paura di perdermi, Brooklyn. Io sono qui in ogni caso."

"Sono passati due anni e ancora mi stupisco di quanto tu sia comprensivo e dolce, Harry. Ma lo voglio davvero, anche se ho tutte queste paure, io ti voglio. Ho bisogno di dimostrare anche a me stessa che sto facendo la cosa giusta, che tu sei la strada giusta da scegliere."
Soffiai dolcemente sulla sua bocca, tracciando una scia dalla sua spalla alla sua mano con le dita. "Ho bisogno di stare con te, in ogni modo possibile."

"Ne sei sicura? Certo, sai che a me non dispiacerebbe, ma posso aspettare."

Senza rispondere, sollevai la sua maglietta e la appoggiai a terra, fissando il corpo tatuato e muscoloso del mio ragazzo. Era cambiato così tanto dall'ultima volta che avevo avuto la possibilità di guardarlo in situazioni come quella, che non mi resi nemmeno conto di star tracciando con le dita le forme del suo petto e i nuovi tatuaggi che non avevo mai visto.

Sentii le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi e poi sollevare lentamente la mia maglietta fino a privarmene e rendere la mie pelle oggetto dei suoi sguardi carichi di eccitazione.

Abbassai lo sguardo sulle sue mani che, dolcemente, compivano lo stesso gesto che avevo fatto fatto poco prima, causandomi brividi in tutto il corpo. Una sua mano tracciò la mia spina dorsale fino ad arrivare al reggiseno che, dopo aver ricevuto una mia conferma, sganciò, lasciandolo scivolare sulle mie braccia per poi finire a terra con le nostre magliette.

"Sei sicura?" Mi domandò ancora, puntando gli occhi solo sul mio volto e non sul mio corpo scoperto. "Possiamo sempre fermarci qui. Abbiamo tanto tempo davanti a noi e aspettare qualche settimana non mi farà morire."

I capelli mi erano scivolati davanti al seno, ma non provavo ugualmente vergogna. In un certo senso era come se mi sentissi ancora a mio agio con lui, in ogni singola situazione che sperimentavamo.

"Shh." Appoggiai un dito sulle sue labbra e poi lo sostituii appoggiando ancora una volta la mia bocca. "Fai l'amore con me e basta."

***

Sono stata veloce no?
Come avevo anticipato, ci saranno molti salti temporali. Sarà come se ci fossero tanti missing moments.

Comunque non so come ringraziarvi per le visualizzazioni e soprattutto che ieri that video era #29 nella categoria fanfiction e oggi #32. È tipo un sogno che si avvera per me.

Il prossimo capitolo non arriverà così in fretta perché la prossima settimana sarà una settimana d'inferno, quindi sarà improbabile che io riesca a scrivere, anche se potrebbe sempre essere.

Approfitto di questo spazio per invitarvi a leggere la storia, ispirata a teen  wolf di revxval : Fearless.

Al prossimo capitolo.

Alis

Instagram: alis9817

Snapchat: Alice9817

Gruppo whatsapp: posti ancora disponibili💞

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Com