Capitolo VI
Clint era rimasto contento del mio racconto, esclamò la tipica frase "Era ora!" durante la discussione.
-Beh è una cosa buona, almeno non sarò costretta a tirargli il pasticcio di patate in faccia a tavola ogni volta che mi saltano i nervi- continuai la discussioni ridendo
anche Clint rise
-Formate davvero una bella squadra voi due, perché non iniziate gli allenamenti spalla su spalla?-
-Uo uo uo frena Clint.. ho solo detto che non ci acchiappiamo più come due bambini di 2 anni, non ho mai detto che andiamo perfettamente d'accordo.- risposi io spingendo le mani verso la sua figura
-Si come no, vabbè io adesso vado che ho allenamento con Tony, ci vediamo dopo tesoro.-
-A dopo Clint.-
Ma cosa si era messo in testa? Pensava davvero che io potessi entrare in squadra con uno DELLA squadra? Avrà sicuramente sbattuto la testa.
Scesi di sotto e notai Pietro parlare con sua sorella Wanda sfogliando un foglio di giornale, sembravano abbastanza preoccupati..
-Ragazzi tutto bene?- domandai io scendendo l'ultimo gradino, tenevo ancora la mano sulla ringhiera della scala
Wanda accese di fretta il televisore sul notiziario, sembrava essere molto agitata
-Chiama a raccolta gli altri, dobbiamo andare.-
Pietro annuì con la testa e corse subito dagli altri facendoli arrivare in pochi secondi
-Wanda ma che succede?- provai a ridomandare, ma invano
l'attenzione di tutti era rivolta solo ed esclusivamente al telegiornale.
Mi feci spazio tra Clint e Nat per cercare di vedere.. e la situazione era davvero drammatica.
Una parte di New York era stata data alle fiamme, dei malfattori cercavano di distruggere quanto più e possibile in cerca di vendetta.
-ce l'hanno con me.- aggiunse cap
-Sono dei seguaci dell'hydra, ancora in giro a quanto pare. Va bene ragazzi, prendete le armi e andiamo.- disse con la sua solita serietà accompagnata dalle braccia conserte
-No Clint aspetta.- dissi tirandolo per il polso prima che potesse andare via
-Devo andarci Arya, non posso lasciarli soli.-
-Non voglio perdere anche te Clint.-
-Non mi perderai tesoro... è una promessa.-
Quelle parole così familiari, le grandi esplosioni che potevano sentirsi anche da casa nostra... era il panico laggiù.
Nel sentire le sue parole, così identiche a quelle di mio padre, allentai leggermente la presa permettendogli di mia controvoglia di andare via.
In pochi minuti erano già tutti sul Jet, tranne Wanda e Pietro
-Pietro sbrigai!- quasi gli urlò Wanda passando avanti
-Non gli succederà niente Arya, Clint sa come cavarsela- disse guardandomi per poi sfrecciare via
Partirono di fretta per risolvere l'ennesimo problema, ma questa volta era diverso.. avevo un cattivo presentimento.
-Spero che tu abbia ragione Pietro, lo spero davvero.- sussurrai non appena vidi il Jet allontanarsi
tornai lentamente nella mia camera, abbattuta più che altro, ed in pensiero.
-Pronto?- la voce calda e sicura di Laura mi rispose quasi subito al telefono
-Laura ciao sono Arya.-
-Arya tesoro! Sono settimane che non ti fai sentire come stai?-
-Bene ma, adesso no.- risposi quasi singhiozzando
-Cosa è successo?- domandò lei cambiando velocemente tono di voce
-Clint è partito per una missione ed io ho seriamente paura che gli accada qualcosa. Ha usato la stessa frase che aveva usato papà capisci? E poi ho questa strana sensazione che sta mandando il mio cervello a puttane porca troia.- dissi come per sfogarmi, piangendo al telefono
-Oh tesoro suvvia, Clint è partito innumerevoli volte in missione ed è sempre tornato.. non preoccuparti-
-Non ho mai avuto questa strana sensazione Laura, ho paura.-
-Beh le brutte sensazioni capitano a chiunque, magari adesso che stai ogni singolo giorno con lui è diverso, la paura è amplificata, ma è normale Arya non c'è da preoccuparsi.- rispose lei gentilmente
-Sei sicura?-
-Ma certo che sono sicura, e adesso su vatti a fare una bella dormita, per quando ti sveglierai saranno già tornati.- aggiunse, con tono decisamente rassicurante
-Va bene Laura grazie, come farei senza di te.-
-E di cosa tesoro, sai che puoi telefonarmi quando più ti fa piacere, ci sentiamo presto.-
-A presto Laura.-
Chiusi la telefonata più serena, con un piccolo sorrisetto sul volto, asciugandomi velocemente le lacrime
Feci come aveva detto lei, andai in bagno a farmi una coda e poi mi misi sotto le coperte.
Mi svegliai a tarda sera, sicuramente la stanchezza degli allenamenti mi permise di dormire tutto quel tempo.
-Clint?- domandai insonnacchiata
-Cliint?- provai di nuovo mettendomi una felpa e scendendo velocemente le scale, ma in casa non vi era ancora nessuno.
Abbassai gli occhi, in segno di sconfitta e accesi il notiziario sperando di sentire buone notizie
Ma non vi erano buone notizie, tutt'altro.
"I nostri beneamati supereroi, gli Avengers sono in conflitto nazionale con dei terroristi del nord, ormai da più di 6 ore. Speriamo che riescano a risolvere presto il problema o tutta New York rischia di essere bombardata."
Spensi immediatamente il televisore, iniziando ad alterare la respirazione per la preoccupazione.
-Ti prego Clint, lo hai promesso.- sussurrai seduta sul divano, tenendo il telecomando in mano.
Restai sveglia quasi per tutta la notte aspettando che tornassero, ma niente. Solo alle 04:00 del mattino riuscii a prendere un minimo di sonno, che però venne subito interrotto.
-Friday prepara immediatamente la sala rigenerante!- urlò Stark, svegliandomi
-Ma che..- sul momento non riuscii a capire nulla, mi sembrava ancora strano che fosse tornati
Ad un certo punto vidi Clint e Steve sorreggere dalle Braccia Pietro. Era ferito in più punti e inoltre aveva un taglio enorme sul fianco destro.
Mi alzai immediatamente dal letto andandogli incontro.
-Oh mio dio Pietro! Cosa è successo?!- domandai preoccupata, tenendo gli occhi puntati su di lui
-Un blazers, un'arma tagliente e affilata lunga 3 metri.- spiegò Steve
-Oh mio dio, si rimetterà?- domandai mentre si allontanavano verso la sala
Nessuno mi rispose.
Portai le mani ai capelli in prenda al panico. Durante tutti i primi 15 minuti di sutura. Le sue urla di potevano sentire da fuori, e straziata per come stava.
Clint mi guardava di tanto in tanto, sembrava essere preoccupato anche per me.
Dopo 20 minuti Stark uscì, guardandoci tutti in faccia. Fui una delle prime ad alzare lo sguardo.
-Se volete uno di voi può entrare.-
Non gli diedi neanche il tempo di finire la frase, che già ero davanti la porta.
-EHI!- gridò Wanda, che ovviamente sarebbe voluta essere la prima
-Lasciala andare, entrerai subito dopo di lei.-
Aprii di fretta la porta e fu in quel preciso momento che lo vidi.
Era sdraiato sul lettino, dolorante senza dubbi. Sudava e ancora si lamentava per il dolore.
-Ei..- tentai io piano, tra un gemito e l'altro da parte sua
-C-cosa ci fai qui?- disse a fatica
-Mi preoccupo che il mio insegnante sia in grado di fare il suo lavoro, nei prossimi giorni.- risposi un minimo sarcastica sorridendo
-N-non dovresti accoccolarti sulle gambe di Clint tu? Aspettavi il suo ritorno no?- continuò respirando irregolarmente
-E' a casa e sta bene, questo basta. Tu come ti senti?- domandai, poggiando involontariamente la mano sulla sua
-Sto una merda Arya, penso si nota.- rispose scorbutico
Io abbassai lo sguardo, restando in silenzio
-Però devo ammettere che non è così tanto male.- disse prendendomi la mano, sorridendo appena
Io alzai subito lo sguardo e gli sorrisi
-Cosa è successo li giù?-
-Davvero molti casini, è stata durissima ma alla fine come sempre siamo tornati.- Disse per poi lamentarsi per via del dolore
-Shh non parlare per adesso, è molto meglio se tieni la bocca chiusa per ora- tornai a dire ridendo
-Forse hai ragione- disse curvando l'angolo sinistro delle labbra
-E' meglio che adesso faccia entrare tua sorella- dissi spostandomi di poco
-No. Resta.- mi rispose, tenendomi ancora la mano
-Non è facile che io lo dica ma, stranamente con te, si sente meno il dolore.- aggiunse
Io sorrisi, più ampiamente questa volta, sistemandogli il ciuffo grigio in testa.
-Non vado da nessuna parte Maximoff, stai tranquillo.- risposi rassicurante
Lui mi guardò per un secondo negli occhi, i suoi erano così azzurri, da perdersi li dentro.
-Sai sei anche più carina quando ti preoccupi per me.- sussurrò
-Anche tu sei più carino da cucciolo ferito.- sussurrai a mia volta
Lui sorrise ma poi tornò a tossire per le fitte
Io continuai a passare la mano tra i suoi capelli, e con l'altra tenevo la sua.
-Andrà meglio vedrai..- sussurrai, mentre lentamente lui scivolava nel sonno...
-------------------------------------------------
AUTHOR SPACE
RAGAZZI IMPORTANTE!!
Conoscete siti di Hosting online per poter convertire le foto da mettere qui su Wattpad?
I programmi che usavo io (tinypic e Uploads) non mi convertono più nulla, potete aiuarmi?
Grazie in anticipo.
-ParanormalAsylum
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Com