1/12/1998 Distretto 37 Inferno

Ho trovato Alastor!!! Be... in verità lui ha trovato me. Se devo ammetterlo, è stato un incontro abbastanza sfortunato...

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Che roba ragazzi!!! C'è appena stato uno sterminio e sono letteralmente spappolata!!! Ho aperto in due almeno venti angeli, senza ucciderli perché oh, stanno solo facendo il loro lavoro, ma ho resistito fino alla loro fuga e sono tornata a casa. 

Già prima di aprire la porta, ho percepito che c'era qualcosa di sbagliato. Ho sollevato la mia Brix e, silenziosa come un gatto, sono entrata nel mio appartamento, i mobili neri e rossi appoggiati ai muri bianchi erano a posto. 

Non si sentiva un suono, solo dei leggeri tonfi di metallo contro qualcosa di morbido si sentivano provenire dalla mia camera da letto. 

Ho aperto la porta, ogni mio senso all'erta, e ho assistito ad una scena che rimarrà per sempre incisa indelebilmente nelle mie pupille. 

C'è un angelo seduto sul mio letto e, appoggiato a pancia in giù sulle sue gambe, c'è Alastor, con un gigantesco buco in pancia, un corno mozzato e del sangue che gli esce dalla bocca pietrificata nel suo solito sorriso inquietante per colpa di dei paletti dorati che gli perforano le labbra, le punte degli stecchi affilati che si vedono spuntare dall'altra parte delle labbra. 

Lui sta piangendo e l'angelo sta giocherellando con il codino di Alastor con una mano e con l'altra tiene in mano un coltello, con cui sta continuando a ferire Alastor. 

Una forza terribile di rabbia e di desiderio assassino mi pervade, anche perché io sono una ragazza ace ed ho considerato e considero ancora ora quell'azione un terribile atto di abuso sul corpo di Alastor. 

Quindi impugno la Brix ed attacco l'angelo. Per un secondo vedo il mio riflesso sulla mia finestra: ho i capelli lunghissimi, il seno prorompente, due serpenti neri che mi "mordono" il sotto degli occhi, che sono diventati verdi, ed ho delle crepe tutto attorno al viso. 

Stavolta non ho esitazioni: attacco l'angelo per ucciderlo. Sorpreso, l'angelo si fa cogliere alla sprovvista ed io gli infilo la lama della Brix in mezzo alla fronte. L'angelo cade a terra e così fa Alastor, troppo ferito per muoversi o parlare. 

Io sposto il cadavere dell'angelo e mi avvicino ad Alastor, che sta piangendo a bassa voce. Sento che sto lentamente tornando normale, quindi cerco di sollevare Alastor e posarlo sul mio letto per medicarlo, ma lui mi allontana, asciugando le lacrime e cercando di atteggiarsi come fa sempre: 

"S...signorina... *cough* mi dispiace per l'intrusione. S...sono mortificato... *cough* per il disastro, ma non... non preoccuparti, me... *cough* me ne occuperò appena smetterò di... *cough* sputare sangue mentre parlo. Ora... *cough* se vuoi scusarmi..." 

Mamma mia che coglione!!! Ceh, stai a schiattà e ti preoccupi di questo!!! Alastor fa per alzarsi, appagandosi al suo bastone-microfono, ma dalle sue ferite schizza fuori un botto di sangue e lui cade a terra in una pozza rossa. Cazzo!!! 

Io mi getto su di lui e lo prendo su, poi lo porto nel mio salotto, una stanzetta piccola e carina, con un divanetto ed un tavolino, collegata direttamente alla cucina con una porta scorrevole, tutto rosso e nero con le pareti bianche. 

Io appoggio Alastor sul divano, che ho fatto fabbricare apposta per potermici sedere senza che si sporchi di sangue in modo esagerato, poi vado in cucina e prendo il kit di primo soccorso, tiro fuori dell'ovatta e cerco di fermare il flusso di sangue. 

Riesco più o meno a fare in modo che non sanguini più, ma non sono un'esperta. Magari farò un'corso online domani. Visto che ha tutti i vestiti sporchi di sangue, decido di lavarli e già che ci sono preparo un bagno anche per lui. 

Vado in bagno, una stanza microscopica divisa da un muro di cartongesso in stanza da bagno, con vasca e tutto, e stanza di servizio, con toilette, lavatrice ed asciugatrice. 

Accendo il doccino rosso della mia vasca di marmo nero e ci metto dentro un po'del mio sapone speciale, che non brucia a contatto con le ferite, ma anzi le cura, poi prendo di nuovo in braccio Alastor, lo spoglio facendo attenzione a non riaprire le ferite e lo adagio nella vasca piena di schiuma. 

Mentre mi sposto nella stanza di servizio per mettere a lavare i vestiti sia miei che suoi, perché bene o male sono tutti e due rossi, sento un sospiro, segnale che Alastor ha ripreso i sensi e che sta dormendo nella vasca. Che carino!!! 

Io metto a lavare i vestiti, mi metto una semplice maglietta e dei pantaloni rossi e poi vado verso la vasca per vedere come sta Alastor. 

Lo trovo coperto di schiuma con gli occhi chiusi e sorridente, ma non con un sorriso inquietante, bensì con un sorriso che mi pare abbastanza sincero. Che adorabile cucciolinoooooo 🥰🥰🥰😊😊😊!!! 

Io mi siedo accanto alla vasca ed aspetto che si svegli. Dopo una mezz'oretta, Alastor apre lentamente gli occhi. Io mi giro, sentendolo muovere nell'acqua, e lui mi guarda, bisbigliando: "Buongiorno signorina. Sei tu che mi hai medicato le ferite?" 

Io annuisco, sorridendo, e dalla stanza accanto si sente un BEEP, che io riconosco come quello della lavatrice che ha finito il suo giro. Alastor si guarda intorno, apparentemente confuso. 

Io vado nell'altra stanza ed appendo i vestiti, poi prendo un accappatoio e lo porto ad Alastor, che intanto si è messo seduto nella vasca. 

Lui mi guarda e mi chiede: "Signorina, per quale ragione mi trovo in questa vasca? Mi hai spogliato tu?" 

Io annuisco, poi gli spiego: "Vede, signor Alastor, dopo... uno spiacevole incidente, definiamolo così, era gravemente ferito, quindi mi sono sentita in dovere di aiutarla, visto che era in casa mia." 

Alastor annuisce e mi sorride: "Dammi pure del tu, signorina. Ora, avrei bisogno di un aiuto per alzarmi, se non ti secca." Quindi non si ricorda di quello che è successo... meno male... altrimenti avrei dovuto rievocarlo anche io. 

Mi avvicino e tendo la mano ad Alastor, che la prende e si alza. Nonostante l'apparenza magrolina, è un bel pezzo di demone! A momenti gli cado addosso! Quando si alza, io gli porgo l'accappatoio e lo aiuto ad indossarlo. 

"Spero non ti dia fastidio che sia un po' largo sui fianchi, ho solo accappatoi da donna." Dico ad Alastor mentre si allaccia la morbida cintura attorno alla vita. Lui mi risponde subito: "Assolutamente no. Anzi, mi è molto comodo, visto che... oh, non importa." 

Io ridacchio, poi completo la sua risposta: "Per via della coda giusto? Capisco." Lui sorride, in imbarazzo, poi si lascia guidare verso la mia stanza, dove lo faccio sdraiare sul mio letto, che ho cambiato perché puzzava di angelo ed era coperto di sangue, ed inizio a medicarlo. 

Alastor chiude gli occhi mentre io gli fascio i fianchi e gli pulisco le ferite. Dopo un po', Alastor apre gli occhi e mi guardia, sussurrando: "Signorina, potrei chiederti una cosa?" 

Io annuisco e lui continua: "Ho visto in te del grande potenziale, credo che mi potresti essere molto d'aiuto nel mio lavoro. Sto cercando di... farmi strada fra gli Overlord e mi servirebbe un aiutante per occuparmi di tutti. Ti va?" 

Io rispondo: "Certo, con piacere! Anche se non ho molto potere, non ho il controllo su nessuno e non mi sono ancora fatta un nome." Alastor ride non troppo forte, poi mi risponde: "Per le anime non c'è alcun problema, ti aiuterò a fare carriera." 

Io annuisco e ringrazio, poi lui mi tende la mano e mi dice con un'espressione... strana: "Allora è un patto?" Io, ancora non conscia di quello che stava succedendo, gli ho preso la mano. 

All'improvviso sento un vento assurdo venirmi addosso, percepisco delle ali da diavolo avvolgermi e vedo la Divina Made, incazzata come una bestia, che mi protegge da una strana energia che proviene dalla mando di Alastor, stupito quanto me se non di più. 

La voce della Divina squarcia l'aria come un tuono: "Bastardo, non ti azzardare a sottomettere la mia miglior sacerdotessa! Vediamo se ti piace essere sotto contratto!" Detto questo, la Divina Made traccia una runa quadrata con un cerchio all'interno, che scaglia contro di me. 

Sento che mi crescono delle corna, mi spuntano delle orecchie da cane ed una coda e mi si allungano i canini. Vedo delle lingue viscide verdi che mi spuntano dalle dita e si vanno ad avvolgere attorno al collo di Alastor, formando una catena. 

Alastor urla, la Divina sparisce e tutto il rumore si ferma. Io mi ritrovo in ginocchio per terra, con in mano una catena fatta con un materiale simile al veleno dei Dokkaso di mio padre, che dalla mia mano arriva al collo di Alastor, che noto si sta leggermente corrodendo. 

Io mollo la catena, abbastanza confusa, e questa sparisce. Alastor si tocca il collo, terrorizzato, poi mi guarda, quasi in lacrime. Io mi avvicino e, vedendomi ancora nella mia Forma Cane, Alastor indietreggia e grida, terrorizzato: "Mi dispiace! Ti prego, ti prego! Non bruciarmi con il veleno! Ti prego!" 

Io prendo un profondo respiro, poi ritorno alla mia forma classica e mi avvicino ancora una po'. Alastor indietreggia, ma io gli prendo il braccio con decisione. Lui si ferma, con ancora un po' di lacrime negli occhi. 

Io gli sorrido, cercando di apparire rassicurante, poi gli dico: "Non la evocherò di nuovo. Vieni e fammi vedere le ustioni." Alastor, sempre dubbioso, si avvicina a me e mi mostra il suo collo, bruciacchiato nei punti dove c'era la catena, ed io applico una medicina che ha progettato mia madre contro il veleno dei Dokkaso. 

Poi, senza farmi notare, tampono un po' di tranquillante sul collo di Alastor, che si addormenta mentre la medicina fa effetto. Io esco, stranita e confusa. Cosa diamine è successo?! 

Cioè, Alastor voleva controllarmi ma la Divina ha fatto in modo che io controllassi lui?! Ma stiamo scherzando?! Mi arriva un messaggio su Sinstagram da @Flat_Pixel_Lord: "Hey @DriHana8th!!! Ti va di fare un salto alla Vox Tower domani? Ho un affare da proporti." 

Io sospiro, ma rispondo subito: "@Flat_Pixel_Lord Spero per te che non sia una cazzata... Voxie~ 😏😏😏" Ridacchio mentre leggo la risposta: "@DriHana8th Ti giuro se scrivi di nuovo una roba del genere ti faccio esplodere il telefono 😡😡😡" "@Flat_Pixel_Lord 😂😂😂" 

Mamma mia che roba! Non capisce nemmeno il sarcasmo, quella testa di processore 😂😂😂. Vabbè, vedremo cos'ha da propormi domani.

Drivie