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Rosie e Cannibal Town

11/12/1998 Distretto 37 Inferno

Oggi ho fatto un giro in città con Alastor! Mi ha portata a Cannibal Town e penso di essermi fatta una nuova amica!

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Sono passati alcuni giorni dal piccolo... "incidente" con Sasha. In questo periodo Vox ha deciso di smettere di costruirla (e meno male cazzo) e Valentino ha terminato un film.

Io ed Alastor abbiamo deciso di iniziare la nostra azione combinata facendo amicizia con gli Overlord.

Visto che ha nulla da broadcastare, oggi Alastor ha deciso di portarmi a conoscere una sua cara amica, Overlord di Cannibal Town e posseditrice di tantissime anime.

Ci avviamo insieme, io mi porto dietro anche un coltello ed una forchetta giusto in caso che avessimo avuto l'autorizzazione di fermarci a cena, e discutiamo un pochino durante il tragitto.

Io ho qualche domanda da fare ad Alastor, visto che ora controllo la sua anima ho il diritto di saperlo, alla fine!

Decido di andare subito al punto, essendo io una ragazza diretta: "Alastor, ho una domandina da farti."

Alastor mi guarda, curioso, ed annuisce: "Prego Drivie, chiedi pure."

Io di uno sguardo veloce ad Alastor, poi torno a guardare di fronte a me, continuando a parlare: "Non ti ho dato io gli occhi neri, vero?"

Alastor da un colpo di tosse, preso alla sprovvista dalla mia domanda, e mi risponde con un tono leggermente preoccupato: "C... cosa intendi dire mia cara? Ovviamente no! Avevo gli occhi a colori quando mi hai posseduto! Non capisco come tu posso pensare che..."

Io lo interrompo: "Alastor. Prima di continuare a mentire ti ricordo che possiedo la tua anima o almeno parte di essa, sono la figlia di un demone cane e di una demonessa che controlla il tempo ed il destino e sono la prescelta di una dea millenaria. Detto questo, continua pure."

Lo guardo, come a sfidarlo a mentirmi di nuovo, ma arriviamo davanti a Cannibal Town prima che possa rispondere. Lui tira un sospiro di sollievo e mi fa cenno di seguirlo.

Dopo poco di camminata attraverso Cannibal Town, un bel posticino per essere una città di cannibali onestamente, arriviamo davanti ad un posto chiamato "Rosie's emporium".

Una grande fila di cannibali è ferma all'ingresso, ma Alastor passa davanti senza tanti complimenti, entrando in un piccolo negozietto.

Lo ammetto, qui a Cannibal Town ne hanno di stile. A momenti mi mimetizzo fra i muri dalla quantità di rosso che c'è in giro!

Una donna con un grande cappello rosso e gli occhi neri ci nota da dietro il bancone e sorride, salutandoci e gridando: "Alastor, caro, che piacere vederti! Vedo che hai portato la ragazzina che avevi detto ti interessava!"

La donna si fa largo fra la folla ed io la riconosco come una degli Overlord, Rosie, occhi neri a causa di qualche patto del quale non sono a conoscenza che le fa cambiare così spesso gli occhi che deve nasconderlo.

Rosie si avvicina, sorridendo gentile, e comincia, guardandomi negli occhi: "Mia cara! Tu devi essere Drivie, se non sbaglio. Ho sentito del tuo brutto incidente, stai bene ora? Posso darti un abbraccio?"

Io annuisco, un lieve sorriso sul mio volto, e rispondo: "Si, sono io. Grazie della premura signora Rosie. Comunque si, se vuole può darmi un abbraccio."

La donna ridacchia mentre mi stringe in un abbraccio spaccacostole e mi dice, con tono leggero: "Cara, non darmi del lei, mi fai sentire anziana! Per te sono solo Rosie. Siamo alla pari adesso, giusto?"

Alastor si introduce nella conversazione, con un sorriso che mi sembra abbastanza genuino: "Lasciala respirare Rosie! Comunque credo che sia un vizio che ha lei, chiamava anche me signore fino a due settimane fa. E pensare che teoricamente sono più giovane di lei!" Alastor ridacchia.

In effetti è vero. Anche se non lo dimostro, io sono nata nel 1250 circa, durante l'epoca Sengoku del Giappone. Sono scesa all'inferno poco dopo la battaglia con gli Hashira, dove molte delle mie sorelle sono morte. Credo di aver visto Saay in giro in questo periodo, ma non ne sono certa.

In ogni caso, Rosie ride assieme ad Alastor, poi unisce le mani come in preghiera con un bello schiocco ed esclama: "Oh, ma che scortesia! Non ti ho nemmeno offerto il tè! Vieni mia cara, ti porto a bere qualcosina. Sei una yokai giusto? Dovrei avere qualche scorta di rarosangue da regalarti, tanto a me non piace!"

Io mi perplimo un attimo, in fondo il rarosangue è uno dei sangui umani più pregiati! Ma poi mi ricordo che in effetti per gli umani non fa molta differenza, anzi, il rarosangue è più amaro del sangue normale al palato umano, quindi è perfettamente comprensibile.

Rosie prende per mano me ed Alastor e ci porta verso una saletta del tè nel retro del negozio e tira fuori da non so dove una teiera di tè nero zuccherato e tre tazzine, facendoci cenno di accomodarci.

Io mi siedo sulla sedia più vicina alla porta e Rosie si siede dalla parte opposta. Ma, stranamente, Alastor aspetta che sia Rosie a dirgli di sedersi.

Non c'è un'altra sedia ed Alastor fa per andare a prenderla, ma io lo fermo: "Aspetta, faccio io." Dopo averlo detto, io ghigno e sollevo un dito, facendo apparire dei tentacoli d'ombra, con i quali avvicino una sedia per Alastor al tavolo.

Lui mi ringrazia e si siede, mentre Rosie mi guarda con curiosità e chiede: "Mia cara, cos'era quello? Mi sembrava un tentacolo d'ombra come quelli di Alastor!"

Io annuisco e rispondo, smettendo di ghignare e facendo sparire le ombre: "Vede... vedi Rosie, quando stabilisco un legame emotivo con una persona, io sblocco parte dei suoi poteri e del suo aspetto e posso usarli come fossero miei."

Rosie inclina la testa, apparentemente confusa, e domanda: "Legame emotivo o fisico? Nell' emotivo conta l'amicizia? Perché non mi sembrate amiconi."

Rosie ridacchia e così faccio io. Ci sta in effetti, Alastor sembra molto teso.

Io continuo: "No, è quando qualcuno condivide con te una forte emozione che vi lega. Per esempio, con mia madre condivido l'esperienza della mia nascita e con mio padre... cose orrende per cui ancora voglio ucciderlo."

Io mi faccio una risata e così fa Rosie e, sorprendentemente, Alastor, che aggiunge: "Su questo allora ti ho battuta sul tempo mia cara! Mio padre deve anche essere grato che gli abbia solo sparato."

Io annuisco, capendo bene la sensazione, e Rosie continua: "Allora sono curiosa, cosa condividete tu ed Alastor?"

Lui ed io distogliamo il contatto visivo da Rosie allo stesso momento ed io sussurro ad Alastor: "A lei lo posso dire?" Alastor annuisce.

Io prendo un profondo respiro e poi dico, esitante: "Beh, vedi... c'è stata una situazione con la mia dea... e Alastor voleva prendermi la mia anima ma lei non era d'accordo... ci sono state tante scintille..."

Alastor mi interrompe, tagliando corto: "Riassunto, c'è stato un incidente ed ora Drivie possiede la mia anima."

Detto ciò, cala il silenzio più imbarazzante in cui io sia mai stata coinvolta, con Rosie ed io che ci fissiamo lei stupita io in ansia, ed Alastor che guarda l'una poi l'altra in ripetizione, apparentemente preoccupato.

Poi Rosie scoppia a ridere, tenendosi la pancia e balbettando fra le risate: "Oh... oh Lucifero! Pensavo... pensavo che ci fosse stato un... un qualcosa di grave durante uno sterminio! Ragazzi, mi avete... fatta spaventare!"

Rosie continua a ridere, in maniera leggermente irritante, mentre il volto di Alastor passa da preoccupazione a sconvolgimento. Con tono cauto, Alastor chiede a Rosie: "A... a te va bene? Non hai nulla in contrario?"

Rosie si asciuga le lacrime di risate e risponde: "Perché dovrei? Questa cosa riguarda solo voi due. Poi la cara Drivie ha detto che può prendere i poteri di suo padre e so che Sesshomaru ha quelle sue fruste acide. Magari lei potrebbe aiutarti con quei tuoi pensierini di cui mi parlavi~"

Alastor tossicchia e gira la testa di modo che non veda il suo volto, sussurrando a Rosie qualcosa che non colgo e lei si limita a ridere e sussurrare ancora.

Mentre aspetto che finiscano il loro discorsetto fra bezt friendz sorseggio un po' il tè che Rosie ha preparato. Lo ammetto, è brava con il tè. Sembra quello che bevevo in vita prima di andarmene... No Drivie! Non diventare sentimentale, non sbatte a nessuno della tua vita in terra.

Rosie ed Alastor finiscono di chiacchierare, ma ancora Alastor non mi guarda negli occhi e sta girato verso Rosie, che mi dice entusiasta: "Beh mia cara, è stato un piacere conoscerti! Se vuoi prendere un tè ogni tanto sai dove andare. Ora avrei due paroline da dire ad Alastor, se non ti spiace. Ci metteremo un po', quindi non aspettarlo, avrai altro da fare immagino."

In verità non molto, se non annoiare Vox, bullizzare Valentino e perculare Velvette, ma me lo farò bastare per il termine della serata, dai.

Rosie mi indica uno scaffale con sopra sei bottiglie di vetro da due litri e mi comunica: "Quello è il rarosangue di cui ti parlavo. Prendi pure tutte le bottiglie e divertiti. So che voi yokai non potete ubriacarvi. Almeno così si rendono le gare di bevuta più oneste!"

Lei continua a sorridere ed io mi alzo, annuendo, e prendo le bottiglie, che sono abbastanza pesanti ma non un problema grave, dallo scaffale.

Chiudo la porta dietro di me e mi sembra di sentire la voce di Rosie che dice, leggermente irritata: "Fai attenzione Alastor. Non è il momento ancora."

Quelle parole non possono toccarmi di meno, ho appena ricevuto una scorta per un anno di rarosangue ed ho intenzione di bermene un po' questa sera sul balcone con una sigaretta, come sto appunto facendo mentre scrivo ora.

Ora, non iniziate con la pezza de "Il PhUmOh PhAh MaLeH DrIvIeH!!!" So come gestirmi ed è un trick che effettivamente funziona, me l'ha insegnato un mio amico in carcere.

Compro un pacchetto e lo finisco in un mesetto o due, poi non compro ne fumo nient'altro fino alla prossima festività (Pasqua, Natale, il mio compleanno o il Giorno della Liberazione per intenderci.).

Ora sono seduta sul mio balcone, piuttosto rilassata, con la mia sigarettina ed il mio rarosangue qua di fianco. Sono al secondo calice e non voglio andare oltre, sennò mi ubriaco così tanto che non riesco nemmeno più a scrivere.

Comunque Rosie mi è sembrata piuttosto chill. La settimana prossima c'è una riunione degli Overlord e magari le chiedo di fare un giretto per lo shopping insieme, tanto abbiamo gli stessi gusti anni '70-'80.

Non so come concludere sinceramente, quindi cin-cin all'ultimo sorso di rarosangue.

Drivie

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