"Siamo come le foglie...non restiamo dello stesso colore per sempre"

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Anya's pov

<< Damian. Voglio che il principe sia Damian Desmond>>

In quel momento tutti si girarono verso di me, come se si fossero accorti solo adesso che lì c'ero anch'io.

Yoko fece uno strano sorriso e Becky sbiancò.

<< C-cosa?>> disse. La sua voce risuonò debole nel silenzio tombale che si era creato.
La guardai e mi fece strano, vederla così.

<< La riunione è finita, andate. Ci vediamo domani>> Yoko ruppe il silenzio. La sua voce era fredda e non lasciava trasparire emozioni. Il suo sorriso era sparito.

Ho rovinato tutto, di nuovo.

Ma la verità è che...non mi dispiace poi così tanto.

Tutti si precipitarono fuori dall'aula in massa. Sentii dei sussurri. Parlavano di me, ovviamente. Ma non mi importava, non in quel momento.

Ero ancora seduta. Nell'aula eravamo rimaste solo io, Yoko e Becky. Concentrai lo sguardo sui miei piedi e rimasi in silenzio, incapace di alzarmi o di parlare.
Passarono un po' di minuti. Quando alzai la testa, vidi che Yoko era sparita. Probabilmente era andata via...

Becky si era seduta sulla cattedra, pensierosa. Non guardava me...ma fuori dalla finestra. Guardava il cielo.
Mi accorsi solo in quel momento che si era fatto tardo pomeriggio ed il sole aveva cominciato a calare. Tutto fuori c'era una luce arancione e rosa...il tramonto. Era bellissimo.

<< Anya...>> Era Becky. Mi parlò, senza guardarmi. << Senti il sole sulla tua pelle?>>

Sulle prime, non capii.

Ma poi mi ricordai...

Oh, sì. Quella canzone.

Quando eravamo piccole, Becky adorava le canzoni d'amore. Me ne faceva ascoltare un sacco. Non mi piacevano molto...ma un giorno, una mi colpì più delle altre.

<< No, non ancora>> dissi.

Becky si girò verso di me. Ma non mi guardò negli occhi.

<< Non lo ami?>>

Risi. << Io non so cosa sia, l'amore>>

<< E questo cosa vorrebbe dire?>>

<< Che come l'autunno, tutto cambia sempre colore. E a volte, non te l'aspettavi. Succede e basta, ma ci vuole tanto prima che tu te ne accorga>>

<< Ma prima o poi l'autunno torna...prima o poi ti accorgi che da verdi, le foglie sono diventate rosse...>>

<< Ma ora non è quel momento>> chiusi il discorso. Mi misi il cappotto e feci per uscire.

Sulla porta, mi fermai per un'attimo. Mi girai e la guardai negli occhi. << Del resto Becky, siamo come le foglie. Non restiamo dello stesso colore per sempre...>>

Damian's pov

Il vento mi sferzava sulla faccia.

Adoravo i mesi freddi. Quella sensazione avvolgente e misteriosa allo stesso tempo, era indescrivibile.

Mi dava la possibilità di pensare...ma, per una volta, non a lei.

Osservai le persone che camminavano per la città. Mamme con i loro bambini, tredicenni che ridevano e scherzavano...

Così tante persone, tanti passati diversi, tante esperienze diverse.

Chissà chi sono veramente...

Mi piaceva stare da solo. Passeggiare d'inverno, senza nessuno a dirmi chi dovevo far finta di essere.

Io non sono quello "perfetto"

Non sono "forte"

Non sono gli altri.

E' brutto quando il tuo destino è già stato scritto da qualcun'altro...

Perso nei pensieri, urtai qualcuno.

Ma in fondo...il destino non esiste.

<< Oh. Ciao, idiota>> dissi alla chioma rosa che mi ritrovai davanti. Non ero molto sorpreso di incontrarla. Piuttosto, ero felice.

<< Ciao, Damian>> quando sentii che mi aveva chiamato per nome, un brivido mi percorse la schiena. Non ci ero affatto abituato.

<< Capiti a proposito. Hai tempo? Ti devo chiedere una cosa>> aggiunse con tutta la normalità del mondo. Non c'era nessun doppio senso in quella frase, e non era rossa quando me lo avevo chiesto.

Per lei ero solo un amico.

Beh...forse è meglio così...

<< Sì...certo>> annuii.

Oh, risposta sbagliata.

Nel giro di pochi minuti (o secondi? Successe tutto troppo in fretta) mi ritrovai in un bar a bere cioccolata calda con lei.

Ma io come diavolo ci sono finito, qui?

Mi guardai intorno, un po' a disagio.
Anya lo notò. << Guardami negli occhi, è una cosa seria!>> esclamò, e mi venne un colpo.
<< Ehm...non posso>>
<< E perchè?>>

Mi verrà un'attacco di cuore, poco ma sicuro.

<< Ehm....ecco...mi bruciano gli occhi per il freddo...>>

Da dove cazzo mi è uscita questa?

<< Oh, uff, stai sempre male tu? Vabbè, fa' come vuoi>>
<< Ok...>> ci aveva sul serio creduto? << Dai, dimmi>> dissi.

<< Ecco...ti piacciono le recite?>>

Inutile dire che alla fine della sua spiegazione assomigliavo ad una pizza senza la mozzarella.

<< A-ah>> fu l'unica cosa che riuscii a dire.
<< E' un sì o un no?>> mi chiese lei confusa.
<< Cioè...io...ecco...non lo so>>
<< Perchè? Perchè non puoi farlo?>>
<< Non credi che sembrerebbe un po'...equivoco?>>

Anya sembrò pensarci su. << No, non credo. Capisco cosa intendi dire, ma il mio unico intento era di recitare con qualcuno che conoscevo. E' tanto equivoco?>>

<< Magari l'equivoco fosse vero....>>

<< Cosa?>>
Arrossii. << N-niente...pensavo ad altro. Comunque, va bene>>

<< Evvai! Le prime prove sono domani>> disse porgendomi un foglietto con il programma. << Ora devo andare. Ci si vede, ciao!>> e sparì, così com'era arrivata.

Ho fatto male ad accettare...?

Finii la mia cioccolata calda, pensieroso.

E ad un tratto, sentii il sole sulla pelle.

Flashback (7 anni)

Damian piangeva.

Le lacrime scorrevano sulle sue guancie. Gli bagnavano la pelle, cadevano a terra.

Era chiuso in bagno da mezz'ora ormai.

Lo aveva deluso...

Ricordava perfettamente l'espressione di suo padre, dopo aver visto il suo voto nell'ultimo test. Aveva fatto una smorfia e sbuffato.

Sì, era certsamente delusione quella.

Dopo altri dieci minuti, uscì dal bagno asciugandosi gli occhi con le maniche della maglietta. Nessuno avrebbe dovuto mai saperlo.

"I Desmond non piangono"

Si ripetè quella frase in mente fino a che non si convinse che era la cosa giusta.

Percorse timoroso la grande casa vuota, ed uscì in giardino. Ma non aveva molta voglia di giocare. Si sedette su una panchina e riprese a piangere. Era più forte di lui, non riusciva a smettere. Era un fallimento, tutti lo odiavano...

<< Perchè piangi?>> gli chiese una voce. Damian si girò e davanti a sè vide una bambina dai capelli rosa.
<< Non ti interessa>> le rispose.
<< Non posso certo ignorarti, stai frignando piuttosto forte>> replicò. Damian si girò verso di lei, furioso. << Come ti permetti? Lo dirò a mio padre!>>

<< Non mi interessa>> la bambina fece spallucce. << Allora, me lo dici sì o no?>>
<< No>>
<< Come vuoi. Sai, mi hanno detto che ci sono diversi modi per stare meglio...>>
Damian la guardò, scettico. << E quali sarebbero?>>
La bambina lo prese per mano e lo fece alzare. << Mi chiamo Anya, comunque>>
<< Damian Desmond>>
<< Piacere!>>

Anya lo trascinò in un vorticoso girotondo. Damian non se ne accorse, quasi. Tutto quello che fece fu guardarla negli occhi.

Alla fine del gioco, i due caddero a terra, sfiniti.
<< Allora? Stai meglio?>>
<< Sì...>> disse, sorpreso.
<< Sei molto carino quando sorridi, comunque>>

Damian arrossì e fece per replicare, ma quando si girò si accorse che lei se n'era andata.

Stupito da tutto quello che era successo, si portò inconsciamente una mano sulla guancia.

Sentiva il sole sulla pelle.

(Fine flashback)

Yoko's pov

Raggiunsi Becky che stava per andarsene. Era stato tutto così inaspettato...era sicuramente distrutta.

Le misi una mano sulla spalla e trasalì.

<< Ch->>
<< Ehy, sono io>> dissi.
<< Ah...sei tu>> tirò un sospiro di sollievo e fece un'espressione dolce.
<< Come...stai?>>
<< Secondo te?>> fece una risatina nervosa.
<< Già, domanda stupida...scusa>>

Si guardò le scarpe. << Yoko...>>
<< Si?>>
<< Potresti...non starmi così vicino, per favore?>>
<< Ti da fastidio? Oh, scusa. Mi spiace>>
<< No, non mi da fastidio..è che...>>
<< Che?>>

Avevo il battito cardiaco a mille, ma non capivo perchè.

<< Io..beh, è una cosa stupida...>>
<< Io sono stupida, puoi dirmela!>> risi, allegra.
<< Tu non sei stupida...>>
<< Ehy! Non cambiare discorso! Dimmi, cosa ti frulla in quella testolina bruna?>>

<< Beh...è che quando ti guardo, mi viene voglia di...>>
<< Di?>>
<< B-beh...>>
<< E dai spara!>>

Becky divento rossa come un peperone.
<< Io...niente>>
<< Ma->>
<< Ho detto niente>>

<< Oh...ok...>>

<< Senti...è tardi, posso dormire da te stanotte?>>

Feel like sun on my skin

So this is love, I know it is

I know, it sounds super clichè

But you make me feel some type of way

This is falling, falling in love, yeah

***

Damian's pov

Quando rientrai a casa, ero distrutto.
Naturalmente mi ero perso ad osservare i passanti ed il paesaggio, ed erano passate altre due ore.

Cazzo, ho fatto davvero tardi.

Aprii il portone di casa lentamente e, senza fare rumore, arrivai in camera mia. Quando chiusi la porta a chiave potei tirare un sospiro di sollievo.

Mission Impossible compiuta con successo.

Presi il telefono e guardai i vari messaggi che mi erano arrivati.

Notai che anche Anya mi aveva scritto.

Ah.

Decisamente inaspettato.

Aprii la chat con un po' di paura e agli occhi mi saltò un link di Spotify.
Sotto c'era un messaggio.

"Ascoltala"

Confuso, mi misi le cuffie e, dopo un attimo, cliccai il link.

Partì una canzone.

Era davvero bella. Guardai il titolo.

"FRI(END)S"

Non capivo. Sempre più confuso, guardai il testo.

But we say we're just, say we're just / Ma noi diciamo che siamo solo, siamo solo

Friends, just for now / Amici, solo per ora

Yeah, but friends don't say words that
Make friends feel like more than just /
Si, ma gli amici non dicono parole che fanno sentire gli amici qualcosa di più che semplici

Friends, just for now / Amici, solo per ora

Now I'm over pretending / Ora ho finito di fingere

So let's put the "end" in friends / quindi mettiamo la "fine" in amici

Stoppai all'istante la musica.

Ma....perchè..? Io....

Mi morsi il labbro.

Che cosa...significherà?

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Ohayoooo!! Come state? Io bene direi.

La prima canzone  si chiama "This is what falling in love feels like" e la seconda
" FRI(END)S"

Ve le consiglio entrambe! Sono stupende.

Se il capitolo vi è piaciuto, stellinate! :3

Sayonaraaaaa

Momo