I give you myself, my sleepless nights
ship: seungjin
genere: soft, smut
trama: dove Hyunjin soffre di insonnia ed un sera Seungmin lo aiuta ad addormentarsi.
Seungmin aprì leggermente le palpebre, incontrando nient'altro che buio.
Il peso del braccio di Hyunjin sul suo fianco sinistro gli innescò un senso di protezione e tranquillità.
Si girò verso il corvino, credendo che quest'ultimo stesse dormendo, e richiuse gli occhi.
Ma una mano di Hyunjin risalì come una carezza lungo la sua schiena coperta da una t-shirt bianca.
Seungmin rifletté un momento prima di aprire la bocca. Che fosse stato un gesto automatico?
"Sei sveglio?" bisbigliò contro il suo viso, che a stento riusciva a vedere per via dell'oscurità in cui erano avvolti.
"Mhm" emise l'altro, inspirando la buona fragranza dello shampoo che Seungmin usava.
Il castano si era fatto la doccia qualche ora prima quindi i suoi capelli erano ancora umidi e profumati.
"Ti sei svegliato o non ti sei ancora addormentato?" sussurrò quest'ultimo.
"Non ho ancora preso sonno" rispose Hyunjin.
Sulla sua guancia si posò delicatamente una mano di Seungmin. Il suo tocco sembrò scottare sulla sua pelle gelida.
Non sapeva come mai, ma i loro corpi erano spesso in contrasto di temperatura. Eppure questo dettaglio lo adorava, pareva essere una prova in più in merito al fatto che loro due assieme si completassero.
Gli afferrò delicatamente la mano, stringendola tra la sua, e la portò alle sue labbra. In mezzo al palmo, ci premette esse, morbide come Seungmin le ricordava e amava.
Si udì uno schiocco quando la sua bocca si separò dalla sua pelle. Un calore si propagò sulle guance del castano, sentendosi al settimo cielo per il romantico gesto.
Ogni cosa che Hyunjin faceva, alimentava la gioia e l'adorazione che Seungmin provava per quei sentimenti che lo facevano sentire raggiante. Era bello essere innamorati, era fantastico sentirsi amati.
E soprattutto, il fatto che fosse lui la persona a cui il corvino riserbava quelle magiche attenzioni, lo faceva sentire speciale.
"Vuoi che ti preparo una tisana?" domandò, mentre il dorso della sua mano veniva accarezzato dal pollice di Hyunjin "O una tazza di latte caldo"
"Va bene" rispose il maggiore prima di fare scontrare le loro labbra in un bacio casto e breve.
In silenzio, si tolsero la coperta di dosso e si recarono in cucina.
Seungmin tirò fuori un pentolino e accese un fornello. Conoscendo la preferenza di Hyunjin verso il latte, tirò fuori dal freezer il recipiente della bevanda e ne versò un pò nel pentolino.
Nel mentre, due braccia gli avvolsero la vita, e una testa corvina si appoggiò sulla sua spalla.
"Ci aggiungo un cucchiaino di miele?" domandò a bassa voce Seungmin, non volendo rovinare l'atmosfera tranquilla.
"No, grazie" borbottò Hyunjin.
Ora spettava solo attendere qualche minuto per fare scaldare il latte, e Seungmin si girò verso la parete sui cui era appeso l'orologio.
Era quasi l'una del mattino.
Era stanco, voleva rifugiarsi sotto le coperte e chiudere gli occhi, abbandonandosi ad un meritato riposo.
Però non voleva lasciare Hyunjin da solo. Anche lui aveva il diritto di dormire, dunque l'avrebbe aiutato a prendere sonno.
Non percependo nessun movimento dal ragazzo appoggiato a lui, ipotizzò che forse stesse iniziando a sentire gli occhi pesanti.
"Che fai?" chiese infatti, sperando in una risposta del tipo stavo per addormentarmi o voglio tornare a letto.
"Penso" rispose invece il corvino, facendo annuire e sospirare Seungmin, ormai rassegnato.
"Tu pensi troppo" ribatté "Forse è per questo che non riesci a dormire"
Il maggiore, con la fronte appoggiata sulla spalla destra del castano, sorrise. Ciò che il suo ragazzo aveva detto era corretto.
Ogni volta che chiudeva gli occhi, mille domande e pensieri gli invadevano la testa, perciò restava sveglio a cercare soluzioni per diverse situazioni.
E la mattina si svegliava esausto e si malediva per dare continua e troppa importanza a faccende inutili.
Eppure, qualche minuto dopo, seduto sul divano a sorseggiare il latte caldo preparato dal suo ragazzo, si rese conto che tutte le cose risultavano più facili se affrontate insieme a Seungmin, e sorrise.
"Adesso proviamo a tornare a letto, okay?" chiese quest'ultimo.
Mano nella mano, i due ventenni entrarono nella loro camera e si rimisero sotto le coperte.
Seungmin si sistemò comodamente, pronto a chiudere gli occhi e lasciarsi finalmente andare tra le braccia di Morfeo.
Hyunjin invece si sdraiò a pancia in sù, fissando il soffitto.
Il gomito piegato e una mano sotto la sua testa.
"Chiudi gli occhi, Hyun" gli consigliò Seungmin posando una mano su un suo braccio.
Un mormorio di approvazione fu ciò che si udì un attimo prima di un silenzio totale che durò per qualche minuto.
Infatti, Seungmin non poté ignorare il sospiro del fidanzato, che rassegnato si stava abbandonando nuovamente ai suoi pensieri.
Ma com'era possibile non essere esausti all'una di mattina, dopo ore di studio e movimento?
Questa era la domanda che frullava in testa al castano, che stava pensando ad un modo per fare addormentare Hyunjin.
Un modo c'era, ma Seungmin si vergognò un pò nel realizzare che quello fosse l'unica soluzione che avesse trovato.
Lui non era una persona perversa, e infatti stava valutando l'ordinare al corvino di alzarsi in piedi e fare cento saltelli.
Però, l'altra alternativa gli sembrava più sensata e sicuramente Hyunjin l'avrebbe acconsentita, a differenza dell'altra.
"Sai che c'è" esordì dopo essersi munito di coraggio.
Alzò il busto e si spostò, sedendosi sul bacino di Hyunjin, che confuso guardava dal basso la sua figura.
Eppure sorrise lievemente, appoggiando una mano su una sua coscia.
"Ma che fai?" chiese con tono dolce.
"Non ho più sonno, ti faccio compagnia" rispose chinandosi verso il suo viso, per poi congiungere le loro labbra.
Hyunjin, seppure ancora un pò sorpreso, non si tirò indietro e ricambiò il bacio.
In salotto, l'unico rumore udibile era il ticchettio delle lancette dell'orologio che al maggiore dava sempre fastidio, essendo facilmente irritabile.
Mentre nella loro stanza risuonavano solo gli schiocchi dolci delle loro labbra che si allontanavano per poi ricongiungersi.
Una mano di Seungmin si intrufolò sotto la maglia di Hyunjin, accarezzandogli la pelle e ricoprendola di brividi.
Poté sentire i leggeri addominali del maggiore sotto i polpastrelli delle sue dita, e seguì le forme di essi, per donare attenzioni all'impegno che ci metteva Hyunjin nell'allenarsi.
Infatti il corvino si sentì apprezzato, e si promise di continuare a tenersi in forma per mantenere quel fisico che a Seungmin sembrava interessare.
Anche se quest'ultimo gli aveva detto molte volte che a lui piaceva il suo corpo così com'era e che doveva allenarsi solo per sé stesso, non per il desiderio di piacere di più al fidanzato.
Non appena l'orlo della sua maglietta venne alzato delicatamente, il suo busto incontrò il contrasto di temperatura tra il caldo del tessuto e l'aria della stanza. Altri brividi corsero quindi lungo la sua schiena.
Trattenne il respiro quando percepì le labbra di Seungmin sui suoi addominali, e alzò le braccia stringendo tra le mani il cuscino sotto la sua testa, il respiro accelerato.
La lingua del castano percorse le linee sul suo addome, e godendosi le paradisiache sensazioni che essa gli provocava, chiuse gli occhi.
"Eri assonnato...qualche minuto fa" ansimò mentre la bocca di Seungmin raggiunse il suo petto.
Inarcò la schiena non appena le labbra del castano si chiusero attorno ad un suo capezzolo, punto sensibile che gli faceva sempre perdere la testa.
"Mhm, quindi?" domandò sulla sua pelle, tornando subito a viziarla.
"Ah, Minnie" gemette prendendo tra le mani il viso del fidanzato per poi fare scontrare le loro labbra in un bacio bagnato.
Delle dita di Seungmin si infilarono dentro l'elastico dei boxer di Hyunjin e li tirò leggermente giù insieme alla tuta, scoprendogli l'anca destra.
Il corvino tentò di chiudere le gambe per via del dolore che l'eccitazione gli stava causando e stufo di quelle semplici toccatine, si tirò su con il busto, mettendosi comodamente seduto con Seungmin ancora a cavalcioni su di lui.
Le mani del maggiore gli accarezzarono la schiena, scendendo sempre più in giù, fino ad afferrare le natiche che strinse.
Gli spinse il sedere verso l'alto, e Seungmin si alzò in ginocchio finché notò che il viso di Hyunjin era proprio davanti al rigonfiamento dei suoi pantaloni.
Con gesti rapidi slacciarono assieme l'elastico della sua tuta grigia, che seguita dai boxer venne abbassata.
A quel punto, le mani di Hyunjin tornarono alle sue natiche, impastandole tra le sue falangi.
La sua bocca invece si chiuse attorno alla lunghezza di Seungmin, che venendo avvolto dal tepore della sua cavità orale, rilasciò un sospiro di sollievo.
Buttò indietro la testa godendosi il momento, e non appena riportò lo sguardo verso il basso, immaginò quanto sarebbe andato fuori di testa se avesse potuto incontrare quello del corvino, famelico e consapevole di essere la ragione di tale piacere.
Ma ahimè, si trovavano al buio e oltre alle sagome non vedevano un granché.
Le dita di Seungmin passarono tra i fili scuri del maggiore, fermando ogni impulso di tirarli. Appoggiò dunque le mani sulle sue spalle, arpionandole e stringendo i lembi della maglietta.
Le sue gambe iniziarono piano piano a tremare, mentre il capo di Hyunjin si muoveva lentamente avanti e indietro.
Era una fortuna che le sue mani gli stessero sorreggendo il fondoschiena, perché il castano era certo che le sue ginocchia, da sole, avrebbero già ceduto.
All'improvviso però il corvino si fermò e gli tirò la maglietta verso il basso. Seungmin si risedette di nuovo su di lui, con il respiro affannato.
Ma un secondo dopo si ritrovò contro il materasso, con Hyunjin sopra di lui. Lo guardò levarsi la maglia e lanciarla sul pavimento, posto su cui sarebbero stati abbandonati i loro indumenti fino alla mattina successiva.
Ben presto anche i suoi vestiti vennero buttati a terra, e il corvino si sedette a cavalcioni su di lui, facendo scontrare i loro membri.
Entrambi gemettero e Hyunjin approfittò della vicinanza al comodino. Si allungò verso di esso, chinandosi leggermente verso Seungmin.
Le mani di quest'ultimo gli accarezzarono il corpo, partendo dalle cosce fino alle spalle. Non appena ebbe tra le mani ciò che gli serviva, Hyunjin lo baciò.
Con le dita aprì due bustine, e dopo essersi infilato un preservativo, fece lo stesso a Seungmin, che gemette al tocco.
Quest'ultimo prese tra le mani il viso del corvino, portandolo vicino al proprio.
"Hyunnie" mormorò "Puoi prenderlo tu?" domandò.
Il maggiore annuì, leccandosi le labbra.
"Certo"
Dei dolci gemiti riempirono la stanza non appena Seungmin incominciò a prepararlo. Hyunjin inarcò la schiena, spingendo il sedere verso le dita del castano, avvolgendo il collo del castano tra le sue braccia, respirando affannosamente contro la sua pelle.
Ritirò la mano e afferrò delicatamente le natiche di Hyunjin, divaricandole per poi allineare l'entrata al suo membro.
Il maggiore gli morse il collo, mentre sprofondava su di lui. Una volta penetrato, gli accarezzò la schiena per poi massaggiargli le cosce.
L'altro ragazzo si tirò su, aspettò un'altro istante prima di iniziare a muoversi.
Il sesso non era mai stato un semplice atto carnale, fin dalla loro prima volta insieme era diventato un momento speciale, che aveva fatto capire ad entrambi quanto insieme si completassero.
Non era solo godimento, ma il solo pensiero e la realizzazione che lo stessero facendo con l'altro, la persona di cui erano tanto innamorati, faceva uscire di testa tutti e due.
Era il toccarsi, baciarsi e accarezzarsi, cercarsi e fondersi a rendere tutto ciò magico, e sapevano che non avrebbero mai trovato nulla di più bello con qualcun'altro.
Seungmin sotto di lui aveva deciso di lasciare a lui il comando per il momento, alla fine doveva farlo stancare, giusto?
Il calore di Hyunjin attorno al suo membro lo stava facendo impazzire, per non parlare di come veniva inghiottito ripetutamente, mentre il corvino lo cavalcava.
"Ah, Hyunjin" gemette Seungmin.
"Non ti piace?" chiese il corvino. Si stava chiedendo come mai il castano non avesse ancora preso il controllo, come mai non lo avesse ancora iniziato a guidare nei movimenti.
"Al contrario" ansimò, con la mente offuscata dal godimento.
Era abile, Hyunjin. Si muoveva sinuoso avanti e indietro, spingendo, ma allo stesso tempo si alzava e abbassava.
Gli schiocchi della loro pelle risuonavano tra le pareti della loro stanza, insieme ai gemiti.
Hyunjin aveva il viso sopra quello di Seungmin, ad una distanza data dalle sue braccia tremanti che stava tentando in ogni modo di non fare crollare.
Notandolo in difficoltà, Seungmin decise di iniziare a guidarlo. Afferrò tra le mani le sue natiche e prese il controllo degli affondi. Hyunjin poté chinarsi sugli avambracci, non riuscendo più a reggersi.
I loro visi erano a qualche centimetro di distanza, mancava poco per un tocco fra le loro labbra, ma prima che potesse succedere Seungmin piegò le ginocchia e puntò i talloni sul materasso iniziando a spingere verso l'alto.
Hyunjin aveva spalancato occhi e bocca e aveva appoggiato la fronte contro la spalla del castano, percependo la prostata venire colpita ripetutamente.
Dei singhiozzi di piacere vennero sfogati sul petto di Seungmin, che a denti stretti continuava a spingere verso l'alto.
Ad un certo punto gli avvolse la schiena tra le braccia e si tirò sù a sedere. Quindi per qualche altro minuto, il corvino riprese ad alzarsi e riabbassarsi sul suo membro, gettando la testa indietro.
Si sentì volgare, ma ciò lo eccitò ancora di più. Si sarebbe imbarazzato più tardi, probabilmente il giorno dopo, quando sarebbe stato più lucido.
L'orgasmo travolse entrambi, che gemettero sulle labbra dell'altro, avvinghiati come se ne dipendesse la loro vita. Seungmin gli strinse i fianchi per poi premergli un bacio sulla guancia.
Rilasciò un lamento non appena un leggero odore di sudore raggiunse le sue narici.
Si sarebbe dovuto rifare la doccia la mattina dopo. E chissà se sarebbe riuscito a svegliarsi, la mattina dopo. Doveva essere circa l'una e mezza passata, e di solito non andava mai a dormire tardi.
Ma almeno Hyunjin si addormenterà prima, considerò percependo il suo respiro affannato contro il suo petto, e le cosce ancora tremanti sulle sue.
E infatti, qualche minuto dopo entrambi si trovavano già nel mondo dei sogni, stretti uno all'altro, nudi sotto le coperte.
FINE.
───── ❝ 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ❞ ─────
molto, molto, molto cringe ma ci ho messo tanto a scriverla quindi spero che l'abbiate apprezzata
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